Noi lo abbiamo proposto, ma loro – Pd e centrodestra – lo hanno bocciato. Né il Governo ha mai cercato di potenziare la sanità pubblica per sopperire alla carenza di mezzi che attanaglia il settore dell’assistenza, con pesanti oneri a carico dei privati che, poi a causa dei tagli, sono costretti a fare i conti con tetti di spesa ridotti da un giorno all’altro. Per ottenere un cambio di rotta, c’è bisogno di fare fronte comune e far arrivare la protesta fino a Roma, dove si continua a discutere di nomine, poltrone ed equilibri di potere, dimenticando i bisogni delle persone.
Silvia Giordano (M5S): protesta sanità privata, giusto manifestare ma urge cambiamento delle regole al Governo
La manifestazione di martedì 2 dicembre, delle strutture private accreditate di Salerno che sono state costrette a sospendere le prestazioni a causa dei tagli, è giusta e la condivido pienamente. Non devono essere sempre i più deboli a pagare le scelte scellerate della politica che finora ha dimostrato di non saper gestire le risorse economiche. Non è solo colpa della Regione Campania se l’assistenza finisce sempre per essere il settore che maggiormente deve pagare la politica dei tagli. In commissione Sanità, il Movimento 5 Stelle ha proposto un emendamento alla Legge di Stabilità che prevedeva l’aumento del fondo per le non autosufficienze a 600 milioni di euro: il minimo accettabile per tutelare almeno la dignità dei malati e delle loro famiglie che, attualmente invece, sono letteralmente costrette ad elemosinare qualche soldo in più per andare avanti.
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