La foto pubblicata dal Mattino con Peppino Amato jr che dopo 21 mesi di carcere ieri pomeriggio ha lasciato la struttura penitenziaria riabbracciando i figli e la moglie, all’esterno della struttura, racconta meglio di ogni cosa i momenti imemdiati alla scarcerazione di uno dei rampolli di casa Amato.
Rinchiuso nel carcere di Fuorni dal marzo 2013 quando, in seguito ad una serie di violazioni degli obblighi degli arresti domiciliari ottenne l’aggravamento della misura cautelare divenendo uno dei tanti detenuti del sovraffollato penitenziario cittadino, ieri è tornato a casa.
E’ cambiata la vita di Peppino jr in questi anni e soprattutto dopo il crac del Pastificio. Sempre secondo indiscrezioni giornalistcihe lavorerà in un negozio che vende tessuti nel centro storico della città di Salerno.
I giudici hanno accolto la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali e acconsentito al lavoro in negozio.
Mi aspetto che così come c’è chi si lamenta degli immigrati che escono dalla galera dopo poche ore qualcuno si lamenterà anche ora per questo “povero” ragazzo,che seppur non abbia ucciso nessuno ha collaborato a mandare sul lastrico decine di famiglie dei dipendenti togliendo loro il lavoro.O questo forse è meno grave del marocchino che ruba 50€?
mi domando? se un disoccupato storico si macchia la fedina penale ed avendo diritto alla semi libertà lo stato gli da un lavoro? se cosi fosse conviene farsi un po di carcere!
Narrazioi tossiche giornalistiche, quasi dipinto come una vittima.
Ar’ gabbio!
Ciao Peppino, sono contento che il periodo peggiore sia alle spalle. In un Paese di veri ladri, sono pochi quelli che pagano. Penso che tu abbia sufficientemente espiato la tua pena. Per i benpensanti che vedono il marcio ovunque suggerirei di sostituirsi per un momento al comando di un’impresa che affonda per mille cause e, allo stato delle norme, a non violarne nessuna, su qualunque decisione assumere. Avendoli conosciuto so che sei una persona perbene e generosa. Ti auguro buon natale.
A furie di condonare tutto a tutti abbiamo fatto la fine che dici tu,tutti colpevoli,nessun colpevole.Da domani rubo anch’io invece di versare il 70% dei miei guadagni allo Stato,poi vediamo come si riprende il Paese.Nel caso specifico i signori in questione si sono fatti un pò di domiciliari e gli hanno trovato pure il lavoro,gli ex operai invece sono incensurati e disoccupati.La prossima volta date modo di rubare anche a chi guadagna 1000€ al mese,grazie.O,se come dici la persona in questione è così generosa,elargisca parte delle sue ricchezze a chi si ritrova a passare un Natale misero per colpa sua e della sua famiglia
Mario
Caro Mario, hai tutta la mia solidarietà umana se sei tra loro. Ma sappi che gli ultimi che avrebbero voluto la fine dell’azienda sono proprio le persone che tu citi. Purtroppo però le imprese nascono, si sviluppano e poi, inesorabilmente, muoiono…lasciandosi dietro dolore e sofferenza.
Italo,se fosse così come dici il processo non riguarderebbe distrazione di patrimonio societario e tangenti di vario genere.Nessun condannato per ora,il signore oggetto della news ha patteggiato,ma i vari personaggi coinvolti girano ancora in mercedes per le strade di salerno e frequentano locali “in”,ora avranno anche il lavoro.Il dolore e sofferenza di cui parli,soprattutto economica,non ha certo riguardato loro.Che fine hanno fatto i soldi della società?
Mario