Il Consigliere regionale Donato Pica ha presentato nei giorni scorsi una Proposta di Legge Regionale recante “Modifiche alla Legge Regionale 23 ottobre 2007, n. 11 (Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della Legge 8 novembre 200, n. 328) e disposizioni in materia di personale dei Piani Sociali di Zona”. Con tale Proposta di Legge Pica sollecita l’adeguamento della legge regionale alla normativa nazionale con la trasformazione dei Piani di Zona in consorzi socio-assistenziali ed una procedura preferenziale di inserimento professionale per tutte le risorse umane impegnate negli uffici di piano e welfare d’accesso (servizio sociale professionale) da oltre un decennio attraverso rapporti di lavoro a carattere precario. In ogni caso – è scritto nella Proposta di Legge – i soggetti di questa attività lavorativa continuativa dovranno essere impiegati nei consorzi assistenziali. “Questi processi di stabilizzazione – ha dichiarato Pica – sono essenziali per evitare la dispersione di esperienze determinanti per la concreta attuazione dei Servizi Sociali sul territorio”. “Tali interventi – ha specificato Pica nella relazione di accompagnamento alla Proposta di legge – non comportano oneri per il bilancio della Regione Campania”.
Cittadinanza sociale e Piani Sociali di Zona: Donato Pica presenta Proposta di Legge Regionale
Il Consigliere regionale Donato Pica ha presentato nei giorni scorsi una Proposta di Legge Regionale recante “Modifiche alla Legge Regionale 23 ottobre 2007, n. 11 (Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della Legge 8 novembre 200, n. 328) e disposizioni in materia di personale dei Piani Sociali di Zona”. Con tale Proposta di Legge Pica sollecita l’adeguamento della legge regionale alla normativa nazionale con la trasformazione dei Piani di Zona in consorzi socio-assistenziali ed una procedura preferenziale di inserimento professionale per tutte le risorse umane impegnate negli uffici di piano e welfare d’accesso (servizio sociale professionale) da oltre un decennio attraverso rapporti di lavoro a carattere precario. In ogni caso – è scritto nella Proposta di Legge – i soggetti di questa attività lavorativa continuativa dovranno essere impiegati nei consorzi assistenziali. “Questi processi di stabilizzazione – ha dichiarato Pica – sono essenziali per evitare la dispersione di esperienze determinanti per la concreta attuazione dei Servizi Sociali sul territorio”. “Tali interventi – ha specificato Pica nella relazione di accompagnamento alla Proposta di legge – non comportano oneri per il bilancio della Regione Campania”.
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