Tutto sbagliato, anche il tiro di Franco che finisce in Curva da una posizione dove era più facile fare gol che sbagliare. Va così in archivio anche il lungo periodo positivo e imbattibilità esterna che durava da 8 partite. Una sberla, quella di Fall, che risveglia i granata dal torpore. Una sberla dopo la quale ci si attende una immediata reazione, un moto d’orgoglio da parte di Pestrin e compagni, chiamati a far dimenticare la gita al Puttilli. Inultile fare drammi o farsi prendere dall’ansia. Si è trattato di un incidente di percorso, tutto qui. Il pensiero positivo sta tutto in un proverbio: non tutti i mali vengono per nuocere. Barletta ha detto che il campionato è tutt’altro che finito e che lavittoria diretta del campionato è tutt’altro che cosa fatta. Per agguantarla servono punti, a cominciare – anzi, a ricominciare – da domenica contro il Messina per congedarsi nel migliore dei modi dal pubblico dell’Arechi e proiettarsi con la mente al mercato e ad un mese di gennaio impegnativo che comincia con due trasferte consecutive tutt’altro che agevoli: Caserta e Cosenza.
Salernitana: una sconfitta amara ma nulla è cambiato
Salernitana, Lecce e Benevento si travestono da Babbo Natale e fanno regali anticipati ai rispettivi avversari. Il Benevento non va oltre il pari contro il Messina dopo essere passato in vantaggio. Il Lecce si fa battere a domicilio dal Martina Franca che non credeva ai proprio occhi al triplice fischio. I granata regalano tre punti al Barletta scendendo in campo ma senza mai giocare. Tiene botta solo la Juve Stabia che riscatta la sconfitta di Salerno e si piazza alle spalle dei granata. Salernitana che rimanda l’appuntamento con la fuga fornendo una prestazione largamente insufficiente contro un avvaresario tutt’altro che irresistibile. Tutto da rifare, per dirla alla Bartali. Tutto sbagliato: a cominciare dall’approccio alla gara.
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