“ I due motivi predominanti di questa scelta sono stati innanzitutto il piacere di giocare a casa – sottolinea Elio La Rocca – dove una squadra maschile, fatta eccezione per una parentesi nel 2002, ormai latita dal 1997, con un gruppo di ragazzi molto appassionati e motivati. Il tutto sotto la guida di mister Carmando, con il quale ho condiviso gli ultimi 21 anni di pallamano con la maglia di Salerno prima, e con quelle di Avellino, Capua, San Giorgio, Orta di Atella poi, gran parte dei quali con l’amico mister Vincenzo Panariello. Non da ultimo, mio figlio è al secondo anno con i piccoli della PDO Salerno, nell’ambito della quale ho potuto rincontrare mister Giovanni Nasta, amico di infanzia e compagno di squadra. Una prospettiva, questa, tutta nuova e stimolante. La sensazione è che questa spina proprio non si vuole staccare e sono molto felice di aver fatto questa scelta.
Spero di poter dare a questo gruppo un apporto soprattutto sul piano dell’esperienza e delle motivazioni. Non parlerei di ruolo per non creare troppe aspettative, che per evidenti sopraggiunti limiti di età e per una continuità che non posso garantire, deluderebbe le attese. Ciò detto è evidente che quando si scende in campo la scossa è sempre la stessa e si dà sempre il massimo possibile. Aggiungerei, secondo i canoni calcistici, che sono a disposizione del mister. Penso che ci siano tutti i presupposti per divertirsi, crescere e togliersi qualche soddisfazione.
I ragazzi sono tutti molto appassionati a questo sport e questa è una solida base su cui costruire nel tempo qualcosa di importante. Sotto la guida di Raffaele Carmando ci sono evidenti e progressivi miglioramenti sul piano tecnico-tattico – conclude il giocatore – data la bassa età media, bisognerà crescere molto sul piano emotivo e della determinazione per poter garantire maggiore costanza nel rendimento, che ci ha penalizzato sul piano dei risultati in alcune circostanze ”.
Commenta