“Non sarà il Comune di Salerno a cambiare il mondo”, ha dichiarato Cammarota, “ma è importante indignarsi, perché quando ci si indigna vuol dire che esiste ancora una dignità che vale più dell’interesse”, ed “è importante che il Comune di Salerno, tra i primi in Italia, abbia votato la nostra proposta perché vi sia che senso di appartenenza verso il nostro tricolore e il rispetto per le Istituzioni, perché i nostri Marò sono uomini con la divisa del nostro Stato che vanno difesi da tutte le Istituzioni del nostro Stato”.
La dr.ssa Pakj Memoli nel suo intervento ha riferito di una accorata telefonata del 28 Dicembre con Nuova Delhi con la famiglia di Salvatore Girone, con il padre Salvatore, la nuora Vania e i bambini Martina e Michele in India per trascorrere insieme il Natale, portando in Consiglio Comunale il saluto della la famiglia Girone e del messaggio di Michele Girone, padre di Salvatore, presente il 3 Marzo: “ricordo la manifestazione del Salone dei Marmi e ancora ringrazio e abbraccio i promotori, il Sindaco, e tutti i cittadini salernitani per il calore che hanno trasmesso, e mi auguro di tornare nella vostra bella città insieme a mio figlio Salvatore, finalmente da uomo libero”.
Segue il testo dell’ordine del giorno.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SALERNO
Premesso
– che, il 3 Marzo 2014, si tenne nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno la manifestazione “Salerno Capitale per i Marò d’Italia”, alla presenza del Sindaco e con la partecipazione dei familiari degli ufficiali della Marina Militare detenuti in India, per coniugare il settantesimo anniversario di Salerno Capitale con la vicenda dei Marò;
-che, il 19 dicembre 2014, la conferenza dei capigruppo decise di porre all’ordine del giorno dell’odierno consiglio comunale una risoluzione di solidarietà istituzionale nei confronti dei nostri Marò;
tanto premesso,
DELIBERA
di esprimere la più ampia solidarietà istituzionale del Comune di Salerno per i Marò, facendo voti al Sindaco di rappresentare la volontà consiliare in ogni sede che riterrà opportuna, e di inserire la vicenda dei Marò nell’ambito delle celebrazioni del settantesimo anniversario di Salerno Capitale d’Italia.
La solidarietà a mercenari assassini la date a vostro nome!
Vergognatevi, avete infangato , come sempre, per ignoranza e opportunismo politico il nome di una intera città.
La gente onesta, le persone giuste sono solidali con le famiglie dei pescatori indiani.
Chi ama la patria, la giustizia e la decenza odia i Marò e qualunque loro sostenitore, conniventi e complici morali dei due mercenari assassini.
X LR
Qua’ l’ignorante sei tu : i militari in missione non rappresentano se stessi rappresentano lo stato mandante che risponde del loro operato ( poi a loro volta loro risponderanno allo stato mandante delle loro azioni).
vedi qualcosa del genere nella vicenda dei maro’ ? Ammesso che tu sia in condizioni intellettuali di vedere e capire qualcosa come dal tuo post sembra difficile.
Ancora deve scoccare la mezzanotte ‘e già stai ‘mbriaco!!!
Ma io posso rispondere a degli avventurieri delle leggi internazionali a due ignoranti come voi?
Siete due a cui piacciono le chiacchiere da bar, di diritto non conoscete nulla, abbiate la compiacenza di tacere e non fare le solite figure barbine da italioti medi.
Tra l’altro non ci sarebbe nemmeno bisogno di appellarsi a leggi e codici, per una persona normale un assassino resta tale, senza interpellare leggi.
Voi complici di mercenari ed assassini, io come le persone che il cervello lo usano e non lo tengono solo come controbilanciamento siamo dalla parte delle vittime, specie se innocenti.
Vergognatevi animali, con tutto il rispetto e la stima di esseri che sono al di sopra di voi.
Sempre per ricordare ai complici morali di due assassini qui sopra che “l’immunità funzionale” nel servizio antipirateria svolto dai marò a bordo di una nave civile un’attività di tipo privato, non a difesa dello Stato (e non, ovviamente, un’azione di guerra), decade.