I dati congiunturali del III trimestre 2014, forniti dalla società del sistema Si.Camera ed elaborati dalla Camera di Commercio
di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, indicano che la produzione manifatturiera in provincia di Salerno perde quasi 4 punti percentuali (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (trimestre precedente -1,8%).
La variazione tendenziale del fatturato presenta lo stesso valore riportato dalla produzione (-3,6%). Valori negativi per tutti i settori, con le industrie alimentari che segnano, relativamente, il risultato migliore (-0,5%). Variazioni maggiori, in negativo, per le industrie del legno (-9,6%) e per quelle dei metalli (-5,7%). Le industrie chimiche chiudono il periodo con una variazione del -3,4%, mentre le tessili si fermano a -3%. Industrie elettriche e meccaniche segnano valori simili intorno al -2%.
Anche gli ordinativi nel periodo giugno–settembre diminuiscono del -4,1% rispetto al valore segnato nel terzo trimestre 2013. Le esportazioni chiudono il trimestre con il segno positivo (+0,4%) così come già avvenuto nel trimestre precedente, quando però il valore raggiunto era più consistente (+1,9%). A determinare tale risultato sono le industrie del legno che con il +3,5% riportato compensano, in parte, la pessima performance registrata per gli altri indicatori. Bene anche le industrie chimiche e tessili, entrambe a +1%, con queste ultime che replicano il risultato del periodo marzo–giugno (erano a +0,9%). Stabile e in linea con gli altri indicatori il risultato delle industrie alimentari che segnano una variazione del -0,6%.
Per quanto riguarda il volume di vendite del commercio al dettaglio, il terzo trimestre del 2014 si chiude con una variazione tendenziale del -7,4%. I prodotti alimentari riportano una variazione negativa maggiore rispetto ai prodotti non alimentari (-10,1% e -6,5% i valori registrati). Non fanno meglio gli ipermercati e gli altri operatori della grande distribuzione che chiudono il periodo giugno-settembre a -4,9%.
Il comparto costruzioni e servizi nel terzo trimestre dell’anno registra una perdita del -4,6%. Tutti i settori riportano un risultato negativo, con l’altro commercio che segna una variazione di -10 punti percentuali, il settore informatico che perde il -7,5% e le mense e i bar che, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, segnano -6%. Anche le costruzioni perdono più di cinque punti percentuali (-5,6%) mentre gli alberghi e ristoranti si fermano a -2,4%. Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’indagine congiunturale condotta dall’Osservatorio Economico provinciale promosso dalla Camera di Commercio di Salerno, basata su dati della società di sistema Si.Camera.
ok…ora attendiamo i risultati delle vendite del IV trim. grazie alle lucine cinesi vediamo che aumento c’è stato….se c crir….!!!!
Aspettiamo quelli del IV, dove l’analisi deve essere comparata con i costi reali dell’evento. Perché un aumento è logico che ci sia stato, ma bisogna capire se il gioco è valso la candela. Ed io ci metterei anche le proporzioni con le attività del centro ed il resto della città. Contando anche gli aumenti delle tasse comunali.
Ma è così difficile girare per la città e capire che ci sono decine di nuove attività commerciali aperte solo grazie a Luci d’Artista?
State dicendo che questi sono dei pazzi che aprono attività pur sapendo che ci rimetteranno?
Io credo che l’economia indotta dalle luci almeno per quanto riguarda ristorazione e alberghi sia una realtà inattaccabile. Almeno se si ha l’onesta intellettuale di guardare senza pregiudizi.
Gianluca, qui sono stati spesi soldi pubblici (tantissimi) per far guadagnare pochi. Capisci il problema? Non si può fare, è una forma di peculato. L’economia non gira in questo modo. Hai visto assunzioni? Io ho visto commesse che lavoravano 12 ore al giorno per 1 mese per 50 € in più. Le patatinerie, dopo le luci, chiudono o non vendono come prima, ma chi ci ha guadagnato? Come è girata l’economia? Se vogliamo essere onesti, questi quesiti te li devi porre.
E quei negozi che non sono al centro (la maggior parte) che hanno pagato e non hanno avuto nulla?
i sudditi del re non riescono a capire dove stanno andando.
A loro bastano i milioni di turisti che vengono a visitare la città per dire che l’economia si sta gonfiando.
Non capiscono che se spendi 6 e ricavi 4 stai in perdita.
Vorrei chiedere ai luminari che mi hanno risposto, qual è la loro visione alternativa di città.
De Luca propone il modello città turistica e dei servizi. Avete deciso che l’operazione è fallimentare. Secondo me sbagliate di grosso, perchè il trend è in crescita. Secondo alcuni promuovere iniziative come Luci d’Artista è addirittura passibile penalmente: si configura il reato di peculato! Mi complimento per la preparazione giuridica…
Nell’ambito dei poteri di un Comune cosa proponete voi? Come volete investire i soldi pubblici per consentire che la città vada avanti pur avendo perso l’80% del proprio comparto industriale?
Fatemi sapere. Sono tutto orecchie.
Ti ringrazio per avermelo chiesto, per quanto mi riguarda, l’evento delle luci non lo eliminerei completamente, non sono uno di quelli che distrugge tutto solo perché De Luca non mi piace come politico. Limiterei l’evento nel tempo, massimo un mese e nei luoghi, villa e centro storico. Non farei pagare nulla ai commercianti salernitani, poi se spontaneamente quelli del centro si offrono da sponsor, meglio così. Sulla gestione del traffico di idee ce ne sono tante, collegamenti marittimi, percorso pedonale alternato sul corso con limitazione pedonale a tot turisti, se ne può discutere. Per la città turistica, non ne farei la punta di diamante, anche perché il turismo di massa è in calo per via della crisi. Farei un turismo “gestionale” del turismo, cioè incrementare i collegamenti con le costiere ed altri centri turistici, cercando di far pernottare il più possibile i turisti a Salerno, sfruttando le bellezze limitrofe. Diciamo turismo notte e colazione e via, per intenderci. Potenziamento collegamenti, significa lavoro. Sul lavoro, mi spiace per te, caro Uomo-BILE, ma raderei al suolo le società miste, cosa che il governo sta per fare. Cercherei di costruire parcheggi pubblici a più piani, per limitare il problema del parcheggio selvaggio. Queste sono solo poche idee e di una singola persona, come vedi, senza De Luca si ragiona e c’è vita lo stesso.
Apprezzabile lo sforzo, Paolo. Ma non capisco perché essere città turistica sarebbe sbagliato per via della crisi e città di servizio per altri luoghi turistici invece no. La crisi c’è a prescindere.
Conosco molto bene il pensiero di chi non gradisce De Luca e la sua linea politica e tutti avete una sorta di complesso di inferiorità della città. Alcuni addirittura rimpiangono la Salerno anni ’80. Io credo dovreste prendere atto che De Luca e la sua amministrazione hanno cambiato l’essenza della città e non si potrà prescindere, anche quando ci sarà qualcun’altro a governare, dalla linea finora impostata.
A meno che non si abbia la famosa bacchetta magica, tipica di chi finora non ha avuto responsabilità.
Se ho 100€ la spendo a Salerno o ad Amalfi? in tutta onestà? Invece di far scegliere, io credo sia meglio far pernottare a Salerno il turista (ci guadagna l’albergo) e portarlo ad Amalfi la mattina (ci guadagnano i commercianti locali e la ditta che trasporta il turista) se mai facendo un luogo concentrato solo per il turismo di passaggio, negozi appositi, o un percorso per la città. Risparmia il turista, se ne vede bene e ci guadagniamo tutti. Poi Salerno è una città sul mare, bisogna sfruttarlo. Io penserei anche ad un grande evento annuale per Salerno capitale, anche quello è turismo. Cmq il complesso di inferiorità vale come la megalomania di De Luca, amo Salerno, ma questa è. Non bisogna forzare per farla diventare qualcos’altro. Per quanto mi riguarda bisogna prescindere il prima possibile dal modo in cui governa De Luca. Infatti si parla di sistema deluchiano, in ricordo allo stalinismo, sarà esagerato, ma se qlc giornale autorevole ne ha parlato, qualche motivo ci sarà. Non buttando però, quel poco di buono che è stato indubbiamente fatto.