«E’ uno smacco per il nostro settore agroalimentare e un rischio per i consumatori che sarebbero disposti a spendere anche qualche centesimo in più a busta pur di avere la certezza di bere latte di alta qualità» sottolinea il presidente della Coldiretti Vittorio Sangiorgio. Della necessità di un piano industriale che favorisca la crescita della Centrale, parla invece il direttore di Coldiretti, Salvatore Loffreda. «Non è facile sintetizzare, in una cifra, il reale costo di produzione del latte – spiega il direttore – in quanto le variabili sono tante: la collocazione territoriale, la resa della mandria, il grado di approvvigionamento aziendale di foraggi e mangimi, il rapporto manodopera familiare/manodopera dipendente e, soprattutto, la dimensione aziendale». Per il direttore Loffreda la centrale non può avere come riferimento i prezzo alla stalla della Lombardia «in quanto In provincia di Salerno sono più numerose le piccole aziende che ovviamente ammortizzano meno taluni costi fissi rispetto alle grandi aziende della Lombardia».
Fonte LIRATV
Contento Sindaco? Questi prima mettono in ginocchio gli allevatori locali, poi pian piano metteranno mano all’impianto di produzione e quando non ci sarà + nulla da.spremere dichiarano fallimento e si sono tolti uno scomodo concorrente da Salerno e Provincia! Bravi…e’ la prima volta che invece di tagliare i rami secchi ed improduttivi ( Salerno pulita, Salerno solidale, Salerno sistemi…) il Comune decide di dismettere la municipalizzata che stava meglio in salute!! Masochismo o altri “misteriosi disegni” politici?! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!! Una delle.ultime aziende salernitane da preservare e non da.svendere! VERGOGNA!!!