Un giocatore in grado di fare un lavoro enorme lontano dall’area di rigore ma anche di piazzare, al momento giusto e con grande freddezza la zampata vincente. Di partite allo scadere ne ha risolte tante Calil tirando fuori il classico coniglio dal cilindro quando gli avversari sono stanchi o alle corde. Contro la Vigor Lamezia, all’andata, uno dei suoi colpi migliori il diagonale di potenza sul palo lungo. Una sassata che non lasciò scampo al portiere dei calabresi risolvendo una partita non brillantissima. Calil si sta confermando decisivo anche in questo girone di ritorno con due gol nelle ultime due partite. Il problema è alle spalle di Calil dove c’è il vuoto. Nella Salernitana a quota tre gol troviamo Negro, Gabionetta e Mendicino. A due gol Trevisan, Franco, Colombo e Nalini. E’ questo distacco da Calil il problema di fondo della Salernitana, la mancanza di un attaccante che riesca quanto meno a tenere il passo dal capocannoniere del torneo. Ed invece, dopo 22 giornate la Salernitana, così come all’andata si riscopre Calil dipendente.
Granata Calil dipendente, a Lamezia cominciò l’ascesa del brasiliano
A Lamezia i primi tre punti firmati Calil. Un girone dopo Calil è il capocannoniere del campionato di Lega Pro con 12 centri all’attivo. Gol pesanti, gol importanti. Più della metà dei gol dell’attaccante sudamericano hanno permesso alla Salernitana di conquistare l’intera posta in palio. Con le sue reti, Calil, sta mantenendo la Salernitana nelle posizioni di vertice. Fu proprio la partita di Lamezia a togliere i veli sull’attaccante brasiliano dopo un avvio incerto seppur condito da un gol su rigore a Martina Franca. E mentre tutti si interrogavano sull’attaccante centrale, sulla sua posizione e sulle caratteristiche di Calil il brasiliano segnava gol su gol. Una ascesa importante il cui merito va ascritto anche al mister che ne conosceva più di tutti il talento e le caratteristiche.
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