“Purtroppo – dice Caracciolo – anche la Campania non sarà esente da questi tagli, orientati solo al contenimento dei costi e non ad un vero progetto di sviluppo aziendale. Con la conseguenza che alcune zone periferiche saranno private dell’unico punto di riferimento, rappresentato dall’ufficio postale. Il SLP-CISL Campania non condivide e non condividerà mai una politica aziendale che punta a smantellare e ridimensionare Poste Italiane con il solo obiettivo di fare cassa senza un vero progetto di sviluppo”. 10 dei 21 uffici postali che dovrebbero chiudere in Campania si trovano in provincia di Salerno (Pisciotta, Vallo della Lucania, Palomonte, Montano Antilia, Serre, Pisciotta, Teggiano, Mercato San Severino, Omignano, Baronissi). Sette sono a Caserta (Vairano Patenora, Caserta, Marzano Appio, Teano, due a Sessa Aurunca, Pontelataone), due in provincia di Avellino (Frigento e Montefredane), uno in quella di Benevento (Sant’Agata dei Goti) e uno nel Napoletano (Mugnano).
Poste: Slp Cisl, in Campania chiudono 21 uffici entro aprile, 10 sono nel salernitano
Secondo Enzo Caracciolo, segretario regionale Slp Cisl Campania, entro aprile prossimo chiuderanno 21 uffici postali nella regione mentre 39 sono quelli interessati dalla riduzione delle giornate di apertura. ”In questi giorni – spiega in una nota – gli uffici postali della regione saranno interessati da assemblee. Pertanto potrebbero verificarsi dei disagi nell’erogazione dei servizi, e per questo il sindacato si scusa con la clientela. E’ opportuno però far conoscere che tali assemblee sono state programmate per informare i lavoratori sulle innumerevoli chiusure di uffici postali che interesseranno anche la nostra regione previsti dal piano industriale dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane. Un piano che in Italia prevede la chiusura di 450 uffici postali e la riduzione delle aperture di altri 600”.
4 Commenti
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e poi parlano su facebook sempre di assunzioni in tutta italia quando poi si legge che continuano tagli e chiusure NO COMMENT
le uniche assunzioni sono state fatte a tempo determinato per il periodo natalizio,e questo vale per tutte le attività.
Ecco perchè e statistiche dicono lhe la disoccupazione è diminuita all’inizio 2015.
Una VERA PRESA IN GIRO.
E’ un paese l’Italia, ormai ai livelli del 5 mondo, non funziona piu’ niente, ed ogni giorno aumentano i disagi per i cittadini. Un vecchietto di uno di questi paesini dove dovra’ andare per pagare una bolletta o ritirare la pensione.??’
E gia’, dimenticavo, privatizzare e’ utile ed efficiente.
Ma quando ci sveglieremo da questo torpore, e li manderemo a calci via.
A parte per i lavoratori,che immagino saranno ricollocati,non mi pare ‘sto dramma.La seccatura è al massimo per spedire la corrispondenza (manterrei attivo solo quello sportello),il resto ormai si fa con bancomat e su internet,se siete abituati a pagre i bollettini in posta sarebbe ora che vi aggiornaste.Se poi non volete evolverli sono affari vostri cari miei,io ho 65 anni e uso internet e l’home banking da 10 anni,ed in Europa non sono certo l’unico.In banca e in posta non mi vedono mai…quindi smettete di piagervi addosso e datevi una mossa
Mario