Sul piano editoriale e di offerta formativa, la Scuola conserva la sua natura generalista, come previsto dall’Ordine, curando, tuttavia, dei focus tematici specifici. Il primo focus, di indirizzo economico-giuridico, è stato formalizzato anche attraverso la convenzione stipulata con la Banca Popolare dell’Emilia-Romagna. Per l’occasione, l’istituto si è impegnato a finanziare borse di studio per gli iscritti, erogando un contributo di 28.000 euro per il biennio, a selezionare tra il proprio personale esperti cui affidare docenze specifiche e ad istituire un laboratorio didattico presso una sede della Banca così da consentire una collaborazione, formativa ed esperienziale, come ulteriore fonte di conoscenza e crescita per chi si avvia a compiere un percorso di tipo giornalistico, anche con potenziali opportunità lavorative.
Altri focus di approfondimento della Scuola riguardano il data journalism, ambito di ricerca che vede da tempo l’Ateneo impegnato nella formazione di giornalisti esperti nella ricerca, interpretazione e comunicazione dei dati e l’ICT, come complesso delle tecnologie dell’informazione a supporto della professione giornalistica. A questo scopo è in corso di definizione la media-partnership con FanPage.it, il primo portale italiano sociale e partecipativo, con la direzione di Francesco Piccinini. “La nuova Scuola di Giornalismo non è più di pertinenza di un dipartimento specifico, ma si connota come Scuola di Ateneo – ha dichiarato il Rettore Tommasetti. Questo testimonia l’impegno dell’Università a favore della creazione di nuove professionalità legate al mondo del giornalismo e della comunicazione. Come per gli iscritti ai corsi di laurea, anche per gli studenti della Scuola, l’Ateneo mette a disposizione servizi e strutture del diritto allo studio, tra cui la possibilità di alloggiare presso le residenze universitarie con un costo mensile di 260 euro e di usufruire di agevolazioni alla mensa universitaria”.
“Come Ateneo riteniamo che l’accesso alla Scuola non possa essere una questione di censo, e per questo motivo abbiamo cercato di contenere il più possibile le spese per i partecipanti, a partire dalla quota di iscrizione tra le più basse d’Italia. In quest’ottica, l’Azienda per il Diritto allo Studio assegnerà sei borse di studio per residenze universitarie per non residenti a Salerno, sulla base dei criteri di reddito e merito” – ha concluso Tommasetti.
Per il bando completo consultare www.unisa.it , sezione Didattica – Home Post Laurea – Master.
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