Una scenografia essenziale che evidenzia i limiti di questo gioco e allo stesso tempo la sofferenza che implica. Seguirà “Wild Eyed”, sempre a cura di Excursus per le coreografie di Valerio De Vita che ne è anche unico interprete. L’assunzione della terapia orale, in questa seconda performance, scandisce come momento ripetitivo la giornata di chi soffre di disturbi mentali; si tratta di un atto importante e complesso, frutto di una trattazione che coinvolge come soggetti attivi sia il paziente che la struttura clinica a cui si affida. Il lavoro coreografico si sviluppa a partire da quel momento che si pone come limite di atti fisici e di visioni che sfuggono la classificazione e il giudizio, ma che rivendicano il diritto di essere incluso nel mondo reale proprio per il limite volontario a cui si relazionano.
In conclusione, la compagnia Borderline Danza proporrà in anteprima “Il canto di Orfeo” su coreografie di Claudio Malangone. Sul palco saliranno Luigi Aruta e Alessandro De Santis. La strada lunga di paure ormai compiuta – si legge dalle note di regia – Euridice saliva all’aria della terra dietro ai passi di Orfeo……. e poi più non vide lui che vaghe ombre toccava, lui che voleva parlare della luce…” Nell’atmosfera impalpabile dell’attesa e della dolorosa e masochistica reminiscenza del passato i due protagonisti rimangono nello stesso posto, incatenati dalla separazione, dalla distanza, dal perdersi o dal non ritrovarsi. Uno studio sulla resistenza, sul dolore, sulla mancanza.
Ingresso: 10 euro; ridotto: 8 euro.
Costo dell’abbonamento: 40 euro; ridotto: 35 euro.
Direzione organizzativa: Maria Teresa Scarpa.
Info line: 328 2251428
Commenta