Neutralizzare il 33enne palermitano, che ha indossato anche la maglia della nazionale, è uno degli obiettivi che la Salernitana deve centrare per disinnescare il pericolosissimo attacco degli Stregoni (il migliore della Lega Pro, con 44 gol segnati, 16 dei quali portano la firma del capocannoniere Eusepi) e per sperare di potersi aggiudicare lo scontro diretto. Per questo, anche se a gara in corsa potrebbe essere rispolverato il 4-2-3-1, inizialmente la Salernitana dovrebbe schierarsi col centrocampo a 3, così da poter portare il pressing alto sul giocatore che Fabiani ha avuto alle sue dipendenze ai tempi del Messina (2004/5) e per far scattare dei raddoppi con i quali togliere il respiro al faro della mediana giallorossa, che potrà contare anche sull’esperienza e la grinta di Vitiello. Moro, Bovo e Favasuli sono avvisati: i centrocampisti granata avranno il loro bel da fare domani per garantire pressing, raddoppi (anche sulle fasce per aiutare i terzini), equilibrio, ma dovranno essere anche bravi a far ripartire rapidamente l’azione della Salernitana. Molto probabilmente, una fetta consistente del derby ad alta quota di domani si giocherà proprio in mezzo al campo, laddove Menichini si augura che non pesi eccessivamente l’assenza di Pestrin.
Contro gli Stregoni duelli decisivi sulla linea mediana
Gli sono bastate 7 giornate, ma è già diventato insostituibile. Gaetano D’Agostino, arrivato al Benevento ad inizio dicembre dopo l’esperienza in D con l’Andria, ha avuto bisogno di un po’ di tempo per raggiungere uno stato di forma ottimale, tanto che Brini lo ha impiegato col contagocce. Ma ora che le gambe stanno iniziando a girare, l’ex regista della Roma è diventato un titolare inamovibile nelle fila degli Stregoni, nonché un giocatore determinante nello scacchiere tattico. In rosa, d’altronde, dopo gli infortuni di De Falco, Doninelli ed Allegretti, il tecnico di Porto Sant’Elpidio non ha un altro centrocampista con le sue caratteristiche tecniche. I suoi cambi di gioco improvvisi, con i quali innesca (a turno) gli esterni d’attacco Campagnacci ed Alfageme, sono una delle armi principali del Benevento, visto che la visione del gioco (oltre ai calci piazzati) rappresentano il punto di forza di D’Agostino.
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