Si era presentata come una coppia aperta quella conosciuta da un omosessuale sulla Litoranea di Salerno, in uno dei luoghi di incontri sessuali clandestini. Invece l’uomo e la donna, come ha raccontato il Mattino, si sono rivelatidegli aguzzini. A tal punto da ricattare il gay minacciando di rivelare il suo orientamento sessuale. I protagonisti sono tutti salernitani e gli imputati difesi dagli avvocati De Feo e Capuano.
Dopo la conoscenza, l’omosessuale e la coppia si scambiano i numeri di telefono. E la vittima è invitata per una serata a casa dei due. Lui pensa a un incontro sessuale, invece si ritrova a cena con diverse persone. Poi c’è il secondo appuntamento: e qui scatta il ricatto.
In casa, stavolta, si ritrovano soltanto i due uomini. La vittima viene invitata a spogliarsi. E quando si ritrova nudo, all’improvviso entra in casa la donna. Che inizia a gridare, a minacciare l’omosessuale di rivelare a tutti il suo orientamento sessuale, di avere anche delle foto da mostrare. La situazione diventa ancora più complicata perchè cominciano le richieste di soldi.
Diecimila euro sono quelli versati dalla vittima in poco tempo. Che poi trova il coraggio di denunciare tutto. E ora, dopo il processo, è arrivata la condanna per la coppia di aguzzini: lui dovrà scontare sei anni e otto mesi di carcere, lei cinque anni e sei mesi in cella.
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