“La mia campagna elettorale – spiega Vincenzo De Luca, candidato del centro sinistra alla presidenza della Campania – è concentrata sui temi programmatici. Nei prossimi giorni discuteremo di terzo settore, sanità, porto, fondi europei e trasporti, in altrettanti incontri tematici. Sabato 9 maggio illustreremo i progetti per Napoli.
In molti, invece, tentano di spostare l’attenzione su polemiche in stile politichese. Capisco che il Presidente pro tempore della regione Campania possa avere interesse a nascondere i disastri di questi ultimi cinque anni e si senta orfano di un alleato che oggi disprezza, ma sino a ieri incensava”. ”Capisco meno, invece, la preoccupazione di qualche esponente del mio partito. Il passaggio sul filo del rasoio di UDC, da Caldoro a De Luca, è un problema che riguarda l’assetto politico dell’area del Centro. Parlare di accordo De Mita – De Luca è davvero riduttivo. Il Centro, a livello nazionale, appoggia il governo Renzi. In Campania si è cercato a lungo, nei mesi scorsi, un accordo tra PD e Centro. Il PD si è sempre detto aperto a questo accordo, nella logica di avere un’ampia coalizione di centro sinistra, a sostegno della candidatura a governatore di chi avesse vinto le primarie”, conclude De Luca.
24/11/2014 Presso la sede della segreteria provinciale del partito l’incontro sul tema “L’Udc ed il governo della Regione Campania”.
Non ci interessa –dice De Mita- essere in maggioranza per ottenere uno strapuntino. Oggi siamo nella maggioranza che sostiene Caldoro e completeremo questo percorso, ma vogliamo avviare un ragionamento sui temi concreti. Starà a Caldoro dirci se si parte da un programma o da uno schema, è chiaro però che se non si parte da un programma la cosa non ci interessa……….Faremo accordi sulla base di un programma; diremo no alla babele di un centrosinistra in cui i candidati scendono in campo per una pulsione narcisistica e a Forza Italia che vuol rifare il vecchio centrodestra”.
L’Udc ha dato un contributo importante per l’elezione del presidente Canfora alle provinciale: da qui non si può avere la pretesa di costruire accordi su base regionale, ma certo non possiamo dire che non sia accaduto nulla. Caldoro a volte è stato strabico nel gestire i rapporti con le forze che lo hanno sostenuto, uno strabismo da correggere”.
E ancora
23/03/15 Cobellis all’Ansa.
Alleanze? Non diamo nulla per scontato, le coalizioni si costruiscono. Il problema non è chi ci sta più simpatico tra Caldoro e De Luca ma con chi condividiamo la costruzione del programma”. Così Luigi Cobellis, capogruppo dell’Udc in Consiglio Regionale della Campania, fa il punto sul tema delle alleanze per le prossime elezioni confermando che c’è “un’apertura anche al dialogo – dice – con il centrosinistra”… L’importante è sviluppare un progetto condiviso altrimenti possiamo anche andare da soli, non ci spaventa”. Partendo dall’esperienza nella maggioranza di Caldoro, Cobellis afferma che, nel percorso delle regionali, “è necessario rimettere la palla al centro”. “Da tempo – spiega – diciamo che bisogna fare incontri anche pubblici sulle cose da fare. E solo nei giorni scorsi siamo riusciti ad avere un primo incontro con Caldoro sulla sanità, settore su cui abbiamo visioni non coincidenti: è difficile affrontare il tema con toni trionfalistici, ci sono anche cose che non hanno funzionato in questi cinque anni”.…
E a me personalmente, a margine di un incontro presso il salone del Gonfalone del Comune di Salerno il 20/02/15 sul tema “Democrazia Cristiana attualità di un modello politico che continua a servire all’Italia” alla mia domanda all’on.De Mita di un possibile sostegno a De Luca mi rispose “….tutto è possibile è presto ma se ne sta discutendo.”
Come si intuisce era già nell’aria viste le correnti che spiravano, era solo questione di tempo i soliti tempi biblici della nostra politica, il resto credo che sia stato merito di De Luca quale elemento aggregatore su un programma credibile e fattibile di rilancio della Regione, un programma che per essere realizzato ha bisogno come ha sempre detto di un’ampia partecipazione di forze politiche che in esso si riconoscono. Non ha mai fatto mistero, e chi è stato attento in quello che De Luca in questi mesi va dicendo, di aver si bisogno dei voti di chi fin qui lo ha sostenuto, ma necessitano anche i voti di chi riflettendo si è convinto che cinque anni sono trascorsi realizzando il nulla, anzi aggravando di più l’esistente.
Quindi nessun scandalo o come si suol dire trasformismo, ma soltanto presa d’atto di un fallimento e di un errore commesso alle passate elezioni, e di un’ altrettanta convinta presa d’atto che la sola scelta per risalire la china del baratro in cui la Regione è stata condotta, non tanto per colpe di malgoverno di natura criminale, ma soltanto da una miope capacità amministrativa derivata forse da una mancanza di esperienza di come si amministra che le scelte da fare oggi o mai più sono quelle di dare la fiducia a chi in questi anni e anche prima ha dato dimostrazione che quando occorre ci si assumono responsabilità pesanti da sopportare, ma che per chi fa politica non per una candidatura di partito, ma per una candidatura del territorio, per una ragione di sostanza e di stile politico. È un’opportunità perché una regione governata in maniera civile valorizza il merito, rispetta le comunità e vanta efficienza amministrativa qualunque sia il colore politico. De Luca si è proposto per questo, egli può dare l’anima nell’illustrare e realizzare il programma che ha condiviso con quanti in questi mesi lo hanno incontrato,può metterci energie politiche, fisiche, nervose ma alla fine decidiamo noi. Abbiamo noi la responsabilità di cambiare ora la Campania, a lui la responsabilità che si è assunto che questo cambiamento si realizzi.
In una competizione elettorale ci sono discese in campo di chi le compie per interessi personali o per puro narcisismo, ma c’è anche chi questa scelta la fa per una profonda convinzione di rendere, e il suo curricola gli è testimone, un servizio utile alla propria comunità. Ne sente l’impulso preponderante, perché crede in quello che fa , lo crede fino in fondo essendo questa la scelta di una vita politica, di un senso civico e non per un cinico opportunismo.
Un grande politico e statista diceva:” Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”.
Una frase che chi amministra dovrebbe tenere scolpita nella propria mente, renderla faro delle proprie azioni.
Il futuro, il progresso dipendono dalle nuove generazioni e dalla qualità dei suoi giovani, investire su di loro per un sano sviluppo, creare per loro le opportunità di crescita, il lavoro, il diritto inalienabile allo studio, dare un impulso a un cambiamento costruttivo, tutto questo e altro ancora è nel programma di Vincenzo De Luca.
Se dovessero governare la regione Campania la vecchia Democrazia Cristiana di De Mita e la sinistra di De Luca/Bassolino sono disposto a fare tutte le carte per cambiare regione. Qualsiasi sia !!!
Adesso chiedo a tutti gli zombie che vivono a Salerno e in Campania di svegliarsi e di aprire gli occhi, ma non per loro che potrebbero essere obbligati e condizionati a fare certe scelte politiche, ma solo per i loro FIGLI che si ritroveranno peggio di quello che i ns padri hanno lasciato a noi. Tasse altissime, debito pubblico, corruzione, clientelismo, concussione, disoccupazione, ecc…
W la libertà, w i veri ideali di legalità, w la vera dignità da difendere !!!
Si può anche perdere nella vita, ma con dignità e a testa alta.
l’accordo di de luca con l’udc è avvenuto alla luce del giorno, non come altri accordi avvenuti al buio nella provincia di caserta.
i trasformisti del precedente articolo sembrano bambocci in fasce che vogliono il biberon, dove vivete?
elencate quello che è stato fatto (di positivo) da caldoro, niente, solo promesse vane.
credo che de luca con un gruppo adeguato possa far bene alla nostra regione, non è il tipo che si lascia intimorire nè ricattare
vedremo
X Giuseppe Tocci:
GRAZIE!!!!!
Quindi dobbiamo votare in massa Caldogno?
Per favore alternativa cercasi.