“La Commissione prende atto di quanto accaduto il giorno 2 maggio 2015 e ritenendo che la situazione possa verificarsi di nuovo, in quanto, la contestazione, seppur in apparenza giusta (addebito del ritardo della commissione), è stata violenta e volgare, anche con minacce e insulti verso i commissari, da definire programmate vista la presenza in loco, come segnalato, di personaggi estranei che sono intervenuti ad istigare, non si esclude neanche la partecipazione di candidati soltanto per creare disordini all’interno, pertanto si chiede al Signor Sindaco, di chiedere al Comando Compagnia e Stazione Carabinieri competente, la presenza in loco al fine di garantire l’ordine pubblico ed il regolare svolgimento delle prove concorsuali”.
Ferme e decise le dichiarazioni, in ordine a quanto accaduto, del sindaco Pietro D’Angiolillo, appena tornato da un “tour” di promozione dei prodotti tipici e del territorio asceota (a Bolzano ed a Burgberg in Germania) e dopo aver partecipato, a Roma, presso la sede della Società Dante Alighieri, alla presentazione del 18° Parco Letterario (“Zenone e la scuola eleatica: la comunità di Parmenide”). “E’ gravissimo quanto affermato dalla commissione giudicatrice nel verbale de 5 maggio e non rimarrà senza conseguenze” afferma il sindaco Pietro D’Angiolillo.
“Provvederò immediatamente a richiedere una relazione ai responsabili dei servizi interessati in merito all’accaduto –prosegue il sindaco D’Angiolillo- anche al fine di chiarire le cause dei ritardi della commissione e di individuare eventuali personaggi estranei intervenuti ad istigare ed eventuali partecipanti con intenti di creare disordini. E’ giusto che chi sbaglia paghi, pertanto, oltre a sollecitare i provvedimenti di natura amministrativa, invierò gli atti alla Procura della Repubblica affinché accerti
la sussistenza di fatti penalmente rilevanti”.
se quella riportata è la fedele trascrizione del verbale, ritengo più che fondata la protesta! E’ lecito essere esaminati da siffatti stupratori della lingua italiana ?
appartenendo alla associazione dei Cortesi, perciò mi sento vilipeso, oltraggiato, da quanti, ignari della sintassi, adombrano d’un vel nero la lingua italiana, soprattutto quando,” furtivamente “, si nascondono tra i banchi di un concorso fingendosi: esaminatori.
Quanto avrà apprezzato il Sindaco tanta forbita prosa, fresco reduce dalla presentazione del 18° parco letterario ( Zenone e la scuola eleatica ) ? Cosa ha spedito l’attonito Sindaco in Procura ? Il verbale della commissione per accertare il reato di vilipendio alla lingua ?