“Anche il voto è stato sporcato. È impensabile che ci sia chi dice che nelle proprie liste ci sta qualche impresentabile che non deve essere votato. Impensabile che qualcuno dica che c’è stato uno sbaglio, ma allo stesso tempo non dichiari i nomi degli impresentabili”. Lo ha detto Marco Esposito, candidato alla Presidenza della Giunta regionale della Campania per la lista MO!, a margine di un incontro che si è tenuto nella sede di Confindustria di Salerno per discutere del documento: “Impresa Campania. Cinque punti di forza e cinque priorità da affrontare” siglato proprio dagli industriali salernitani.
“Com’è possibile – si chiede Esposito – che sia avvenuta una cosa del genere? Noi abbiamo raccolto le firme, quelle vere, e credo che come noi, tutti, avrebbero potuto fare altrettanto. Non si possono certo comunicare i nomi all’ultimo momento. Vuol dire che hai fatto firmare i fogli in bianco. Abbiamo di fronte persone che scientemente dicono ‘abbiamo imbrogliato’, ma che ora vogliono comunque governare”. “La Campania deve cambiare pagina. Di certo – continua – non con chi cinque anni fa ha promesso che avrebbe fatto una durissima opposizione, vigilando su quello che sarebbe successo in Campania, mentre, in realtà, è fuggito via. Se la Campania è ultima, è anche colpa di chi non ha fatto opposizione e mi riferisco a una persona che ho votato, Vincenzo De Luca, dal quale sono rimato profondamente deluso perché ha tradito il voto dei cittadini”.
Esposito, in merito all’attuale governatore della Campania e sulla sua gestione dei fondi europei, ha detto: “La Campania ha raggiunto questo triste record negativo di perdere già un miliardo e ottocento milioni di euro per la programmazione 2014/2020 con la riduzione del cofinanziamento. In qualunque altro posto normale, di fronte a questa cifra già persa da qui al 2020 ci si fermerebbe e si direbbe che è necessario cambiare pagina”.
Nel corso dell’incontro, Esposito ha commentato anche il documento stilato dagli industriali salernitani: “Ci troviamo di fronte – spiega il candidato – ad un governo distrattissimo sul Mezzogiorno, basti pensare che sono stati presentati all’Europa 83 progetti per sette miliardi, tutti al Centro-Nord. Si tratta di una cosa agghiacciante che dà un segnale fortissimo agli imprenditori del territorio e anche a quelli internazionali. Significa: io, Stato Italiano, non credo più nel Mezzogiorno. Ecco che noi dobbiamo invertire questa situazione perché un imprenditore non deve lottare contro tutti e tutto. Deve avere almeno lo Stato al suo fianco. Inoltre, c’è bisogno – rimarca Esposito – di meno burocrazia. Dobbiamo fare in modo che un imprenditore che ha un progetto, deve trovare una impresa con tutte le autorizzazioni necessarie già pronte”.
Secondo Mauro Maccauro, presidente Confindustria Salerno “per far ripartire il Mezzogiorno sono necessari interventi pubblici in termini di investimenti e di infrastrutture. Anche la Svimez ha affermato che al Sud è in corso una seria desertificazione industriale che può essere combattuta solo con nuovi investimenti. Ad oggi il Mezzogiorno riceve risorse per le opere pubbliche per 2 miliardi all’anno a fronte degli 11 miliardi di euro all’anno del Nord. Urge, dunque, un intervento attraverso la realizzazione di opere pubbliche importanti, come l’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria e da Bari a Napoli e il potenziamento del settore logistico, riferito in particolare ai porti e ai “retroporti”.
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