Nei suoi film documentario come Comizi d’amore parlerà col mondo di sotto, con gli “invertiti”. Ne trarrà un’analisi dissacrante e scomoda, un’esaltazione del sesso e dei piaceri veniali della vita come rottura degli schemi, come sberleffo alla chiesa falsamente puritana e ad uno Stato sempre più subdolo. Una lotta per la democratizzazione del diritto di esprimersi senza divieti e censure in un momento di mutazione antropologica sociale, prodotta dalla trasformazione neocapitalistica della società italiana. La sottocultura dei mass-media cancellava le antiche forme di vita della civiltà contadina e proletaria italiana, introducendo un’omologazione spersonalizzante, sostituendovi realtà falsificate e inautentiche.
L’innocenza dei corpi popolari (Pasolini si serviva di attori non professionisti, presi dalla strada), insieme con “l’arcaica, fosca, vitale violenza” del sesso, sembrava allo scrittore-regista l’ultimo baluardo per difendere l’autenticità minacciata. Pasolini ha sempre genialmente forzato i limiti del cinema, scegliendo corpi, luoghi e temi rifiutati dalle convenzioni dell’industria dello spettacolo e sperimentando nuove forme filmiche. Questa retrospettiva, voluta dal MOA (arricchita da alcuni rari documenti d’archivio) ripropone una parte essenziale dell’opera cinematografica pasoliniana e rappresenta ancora oggi una forte rottura degli schemi. Chi ama osare è il benvenuto!
Di seguito il programma
20\05 Comizi d’ amore
29\05 Teorema
3\06 Decameron
9\06 I racconti di Canterbury
16\06 Il fiore delle mille e una notte
24\06 Porcile
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Orario Proiezioni: 17.30 ore 21.00
Abbonamento: 10€
costo singola visione: 3€
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