della Caritas, don Vincenzo Federico, nell’inchiesta su fondi legati all’emergenza profughi. “Sorpresa” e “piena fiducia nell’operato della magistratura” scrive la curia del Vallo di diano che aggiunge: “L’accoglienza dei migranti ha trovato la nostra Caritas in prima linea in una missione affrontata senza scopo di lucro e con generosa dedizione.
La stessa diocesi ha impegnato risorse umane competenti e motivate da spirito di servizio, che si sono coinvolte con profondo senso di umanità e comprensione. Le iniziative di animazione hanno portato al coinvolgimento di famiglie, comunità ed enti locali e alla collaborazione con le istituzioni preposte all’accoglienza in totale trasparenza di comportamenti e di azioni. In questo modo, si è lavorato per l’inserimento di immigrati nel percorso lavorativo, attenti a promuoverne la tutela dei diritti”.
“Ciò che sta a cuore di tutti, ora, è che tale opera non sia semplicemente vanificata. Per questo, la diocesi – mentre esprime la propria vicinanza a don Vincenzo Federico – auspica che l’accertamento dei fatti avvenga nel più breve tempo possibile, per rispetto alla verità e a quanti si sono spesi nel servire persone che scappano dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni, così come è nella tradizione della Chiesa”, conclude la nota.
”Da sempre ho profuso il mio impegno per cercare di alleviare le sofferenze di queste persone. Sull’inchiesta non mi esprimo, ho fiducia nei magistrati”. Lo dice, interpellato dall’ANSA, don Vincenzo Federico, il direttore della Caritas di Teggiano (Salerno) e responsabile della Caritas della Campania, indagato per peculato nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa sui soldi destinati ai migranti.
Il parroco da anni si occupa di assistenza ai migranti. “Al momento – ha concluso don Vincenzo – affido qualsiasi dichiarazione al mio avvocato Renivaldo La Greca”. Il sacerdote, oltre ad essere delegato della Caritas diocesana, è reggente della parrocchia di Sant’Alfonso in Padula. E proprio il primo cittadino di Padula (Salerno), Paolo Imparato, esprime parole di conforto al sacerdote: “Sono convinto – dichiara il sindaco Imparato – che il nostro parroco sia estraneo a questa vicenda. Don Vincenzo deve rimanere sereno ed attendere l’esito dell’inchiesta della magistratura. La nostra comunità si stringe attorno a lui in questo particolare momento”.
Fonte ANSA
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