L’interdizione degli approdi a Marina Piccola, decisa dal Sindaco di Capri per le compagnie di navigazione provenienti dalle costiere amalfitana e sorrentina, è un vero e proprio attacco all’economia delle due coste. Un’attività che ha creato sino ad oggi reddito e posti di lavoro, incrementando l’offerta turistica a beneficio sia di Capri che dei territori costieri prospicienti, è stata cancellata con velocità sorprendente e senza le dovute approfondite valutazioni. Rimarcando possibili problemi di sicurezza e di traffico veicolare sull’isola, la locale amministrazione ha pensato bene, anziché operare per risolverli tutelando gli interessi generali, di troncarli alla radice tagliando di netto una parte significativa dei flussi turistici, e addossandone così le conseguenze sulle imprese e sui lavoratori dei rispettivi ambiti turistici. Ma è soprattutto la Costa d’Amalfi a pagare il prezzo di questa scelta: lontana per morfologia e orografia dai grandi assi della mobilità marittima, essa viene privata del fondamentale attrattore costituito dalla possibilità per i visitatori di raggiungere Capri facilmente e con rapidità. Un danno per Capri stessa, ma un vero disastro per la costiera amalfitana, che potrebbe vedere drasticamente ridotti gli arrivi stagionali proprio a causa di tale impossibilità. C’è da sperare in un ripensamento, anche alla luce delle difficoltà già palesatesi nell’individuare un possibile approdo alternativo.
Confidiamo in una mobilitazione generale di tutte le forze politiche, economiche, sociali, sindacali, per scongiurare un grave colpo al turismo di eccellenza organizzato che da anni programma il “Gran Tour” della Campania, includendo l’escursione Capri quale principale attrattore culturale, ambientale, paesaggistico della nostra regione.
L’argomento sarà discusso nei prossimi giorni, nella Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, sempre più convinti che la collaborazione pubblico-privata è il sale dell’economia e deve caratterizzare le principali azioni amministrative protese allo sviluppo economico dei nostri territori.
Lo scrive in una nota il sindaco di Minori Andrea Raele
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