Abissali poi le percentuali di astensione complessiva alle attività culturali che in Campania e nel Sud supera l’80, 90% in settori come musica classica e teatro. La spesa mensile in cultura per le famiglie della Campania è pari a circa 54 euro. “Mai come in questo periodo è necessario avere una chiara visione sul presente e futuro turistico culturale del nostro territorio regionale – continua Ingenito – Ecco perché esorto il neo Governatore Vincenzo De Luca a sviluppare percorsi condivisi che vadano nella direzione di realizzare azioni concrete che mirino all’effettivo censimento dei beni culturali, alla loro valorizzazione e fruizione ed ad un coinvolgimento diretto della filiera economica turistica. Da Assoturismo Campania viene chiesto un incontro tecnico anche per il futuro dell’organizzazione turistica regionale. “Abbiamo ancora ept e aziende commissariate, nulla si sa della gestione organizzativa e la ripartizione del territorio in ptl – dichiara Ingenit o- E’ necessario che non appena insediato il consiglio, si possa condividere un progetto che tenga conto di tutti gli attori in campo e che dia chiare risposte al settore che riveste un ruolo fondamentale per la nostra economia regionale”.
Rapporto Federculture: solo l’8.3% dei turisti stranieri arriva in Campania
Serve una governance culturale e turistica che vada oltre le etichette politiche e dei soliti club per lavorare ad una rivoluzione culturale che miri alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali con una partecipazione attiva di cittadini ed associazioni ed una capacità organizzativa non estemporanea di eventi e di pacchetti turistici veri – cosi dichiara Agostino Ingenito, presidente nazionale Aigo Confesercenti e delegato Assoturismo Campania a margine della presentazione dei dati del rapporto Federculture presentati ieri a Roma. “L’analisi effettuata dimostra che è necessaria una forte azione che sviluppi percorsi possibili verso la valorizzazione del nostro patrimonio culturale che rappresenta il 25% di quello italiano ma che è visitato da appena l’8,3% dei turisti stranieri che arrivano in Italia. E che ancora peggio non è affatto conosciuto dagli stessi cittadini campani.
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