Intesa Whirpool, De Luca: “Importante passo avanti, difendiamo stabilimento Carinaro”

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n-INDESIT-large570“Questo accordo è un importante passo in avanti dopo le tensioni dei mesi scorsi.” Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dopo la firma a Palazzo Chigi dell’intesa tra Whirlpool, sindacati e governo sul piano industriale del gruppo in Italia.  L’accordo è stato firmato dal premier Matteo Renzi, seguito dai rappresentanti delle Regioni coinvolte, dai rappresentanti sindacali e dai vertici dell’azienda.

“Manifesto apprezzamento – ha aggiunto De Luca – per l’impegno del presidente Renzi, il senso di responsabilità dei lavoratori, la mobilitazione istituzionale, il nuovo atteggiamento dell’azienda che hanno permesso di scongiurare le annunciate chiusure. “La Regione Campania – conclude il presidente De Luca, che negli scorsi mesi ha più volte incontrato il Governo ed i lavoratori – continuerà ad esser impegnata nell’adempimento dell’accordo con particolare riguardo per la difesa dello stabilimento di Carinaro, dei  livelli occupazionali, delle commesse produttive destinate ad un impianto che si è sempre distinto per alta qualità ed affidabilità nella lavorazione.”

Il piano industriale sottoscritto quest’oggi prevede il rilancio dei siti ex Indesit tramite un piano di investimenti da 513 milioni di euro nei prossimi 4 anni. Soddifatto il premier Renzi che su twitter ha esultato scrivendo «Whirlpool, missione compiuta». Commenti positivi anche da leader della Fiom, Maurizio Landini, che ha firmato l’accordo indossando una cravatta rossa dal valore simbolico facilmente intuibile. «Il Governo ha fatto la sua parte e non si può dire il contrario» ha detto Landini, che ha comunque riservato una stoccata a Renzi affermando che «non è il Jobs act che ha fatto fare l’accordo a dimostrazione che il problema vero è far ripartire gli investimenti».

L’accordo firmato a Roma riguarda da vicino la Campania, sede di due stabilimenti a Napoli e Carinaro. Il sito produttivo ex Indesit in provincia di Caserta diventerà il polo europeo di ricambi e accessori, in cui troveranno inizialmente occupazione 320 persone; il restante organico potrà avvalersi della possibilità di essere trasferito o di accedere agli speciali programmi di incentivo all’esodo. L’azienda, inoltre, si è impegnata a continuare a cercare soggetti investitori per Teverola, con un apposito stanziamento di 2 milioni di euro e la disponibilità di cedere a prezzi agevolati lo stabile. A Napoli, invece, si produrranno le lavatrici di alta gamma, anche con un modello aggiuntivo rivolto ai mercati extra europei, utilizzando anche i contratti di solidarietà.

1 Commento

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  • Tutte falsità sulla riuscita di questa vertenza, debitamente autorizzate dal governo,Regione Campania e ovviamente sindacati compiacenti i livelli occupazionale passeranno dagli attuali oltre 800 operai e impiegati ad appena 320……………..se questo è un successo giudicate voi!

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