Il calcio moderno stravolge anche una vecchia regola non scritta del pallone: quella secondo la quale la maglia bisogna guadagnarsela col sudore. Oggi – almeno in A e B – una maglia, con tanto di numero personalizzato e cognome stampato a tergo, ce l’hanno tutti, panchinari e riserve delle riserve comprese.
Alla fine, una delle novità della cadetteria sarà proprio il vedere Calil con il numero 9, conteso anche da Eusepi, Gabionetta con il 10 e Troianiello con il 19 avuto a Sassuolo ed in altre piazze. In attesa dell’ufficialità dei numeri di maglia e della consegna delle nuove divise che non sono ancora arrivate a destinazione e dunque si giocherà in coppia con una maglia provvisoria. Chi non vuole avere una posizione provvissoria è Caetano Calil il miglior realizzatore della Salernitana in ritiro dopo aver fatto molto bene lo scorso anno in Lega Pro.
Il procuratore del calciatore a Metropolis ha detto chiaramente che il brasiliano ha in mente una sola maglia. Ma ha anche aggiunto: «Se poi la società non crede in Calil, artefice di 25 punti conquistati grazie ai suoi gol decisivi, allora a quel punto ci guarderemmo intorno». Ad attendere una eventuale Calilexit c’è la Juve Stabia che è pronta a fare ponti d’oro per il vice capocannoniere della Lega Pro. La fila di corteggiatori è lunga. A Calil sarebbe sufficiente prolungare il contratto anche per giocare con una certa tranquillità evitando di aspettare un intero campionato per potersi sedere al tavolo e ragionare del rinnovo. La vicenda Gori ne è un esempio ecco perché si ricomincia con il dubbio Calil. Una mossa della società potrebbe permettere al brasiliano di giocare con maggiore serenità
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