Un pallone uno nel sacco, non di più. Prodezza firmata Bovo – vecchia conoscenza nella non rinnovata Salernitana: nove undicesimi della squadra che ha battuto il Pisa al debutto erano gli stessi che con Menichini hanno vinto il campionato di Lega Pro. Uniche novità Strakosha e Russotto ed un modulo, il 4-3-3 fatto di pressing alto e sacrificio ancora da metabolizzare al meglio. I nuovi arrivi Schiavi, Troianiello e Sciaudone osservano i compagni dalla panchina. Loro fanno parte della Salernitana che verrà. In campo una squadra che ha tentato, almeno nella prima mezzora di sprintare nonostante i muscoli imballati. Prove di dialogo tra singoli che ancora non hanno trovato il passo giusto vedi Moro e Pestrin.
Pochi lampi in una serata caratterizzata dal maltempo ma che ha fatto intravedere una idea di gioco, ancora da sviluppare e soprattutto una gran capacità di mutuo soccorso: nessuno si muove per uno scopo fine a sé stesso, ognuno cerca di dare una mano al compagno, proprio come vuole il tecnico che punta al sacrificio comune ed alla capacità di imporre ritmo e gioco sempre e comunque. Il top è ancora lontano anche se l’appuntamento di Coppa contro il Chievo di domenica prossima metterà i granata di fronte ad una squadra che ha ben altro passo rispetto al Pisa ed alle squadrette affrontate in amichevole in Umbria. L’inizio del campionato non è distante anni luce, anzi.
Torrente ora deve dare gas alla manovra, probabilmente deve accelerare i tempi per raggiungere un discreto livello in brillantezza, perché la squadra è ancora troppo lenta e macchinosa. Abbiamo già detto e ripetuto che sarà importante partire bene, col piede giusto. Non certo con l’attuale andamento lento. Ma il tecnico è fiducioso ed ha apprezzato soprattutto la voglia di vincere di una squadra che gambe peanti a parte ha trovato la rete della vittoria nella parte finale del match. Torrente si aspetta da subito un rialzo della lancetta. La benzina, intesa come ossigeno e forza esplosiva, c’è. Bisogna solo bruciare subito la concorrenza allo start e cominciare a lavorare sugli innesti di qualità che sono arrivati a ritiro in Umbria concluso.
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