Da lì, un ultimo tentativo di fuga, verso una via adiacente, ma dopo pochi metri è caduto al suolo, mentre i due uomini sono riusciti a fuggire. Dalle testimonianze raccolte sembra si tratti di due giovani, ma ancora forte è il riserbo degli investigatori che hanno ascoltato i testimoni e stanno vedendo le tante immagini delle telecamere delle zone vicine che avrebbero potuto riprendere l’arrivo o la fuga dei due assassini. I carabinieri hanno sentito anche i familiari della vittima e i suoi otto fratelli. Nessuna pista viene tralasciata. È anche possibile che l’omicidio sia un regolamento di conti per una vecchia storia che ha visto protagonista l’uomo.
La vittima, infatti, il 14 dicembre del 2000 aveva ammazzato con colpi di pistola un uomo, Luciano Merola, pregiudicato del posto dedito al traffico di sostanze stupefacenti su Pontecagnano. Per quel delitto, Autuori era stato condannato a quindici anni e dal 25 marzo era sottoposto alla misura alternativa alla detenzione in carcere, con l’affidamento in prova ai servizi sociali. Proprio per questo motivo doveva rientrare a casa entro le 21 ed essendo stato ammazzato intorno alle 20.30 e’ probabile che i sicari abbiano seguito la vittima della quale conoscevano perfettamente gli spostamenti.
Sembra plausibile che Autuori non si aspettasse l’agguato ma che stesse trascorrendo serenamente una serata con la famiglia al bar. L’ uomo lascia quattro figli (due ragazze ventenni e due figli di 14 e 4 mesi) e la moglie Clementina. Sul luogo dell’omicidio, oltre ai sanitari della Croce Bianca, sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Salerno (Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, Compagnia di Battipaglia e Stazione di Pontecagnano) che stanno indagando. I militari della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno curato il sopralluogo e il repertamento di quanto riscontrato sulla scena del crimine. Nei prossimi giorni si terrà l’esame autoptico.
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