Chi vincerà il derby potrà contare su uno slancio non di poco conto sul piano delle motivazioni e dell’entusiasmo. Chi lo perde rischia di trascinarsi dietro malumori e tensioni e cominciare la stagione con un handicap non di poco conto. Ecco perché questo derby era meglio giocarlo più in la. Ormai indietro non si può tornare e dunque bisogna accelerare e cambiare strategie per puntallare i reparti scoperti. Per Torrente e la sua squadra un vero e proprio battesimo del fuoco ecco perché sarebbe opportuno presentarsi all’appuntamento del sei settembre con un gruppo ben definito.
Tra le note stonate anche la voce che potrebbe portare Strakosha a indossare la maglia della nazionale under 21 del suo paese proprio all’esordio dei granata in B. La Salernitana rischia di cominciare senza il portiere titolare o almeno quello che nelle intenzioni dovrebbe essere il numero uno. Una serie di problemi aggiuntivi che non rendono sereno il percorso di avvicinamento all’inizio del campionato. L’importante è fare le cose nel miglior modo possibile evitando di farsi trovare impreparati come accaduto alla Lazio in Champions. I biancocelesti hanno buttato in una notte quasi 30 milioni di euro per essere arrivati ai preliminari con la squadra incompleta e falcidiata da infortuni. Sbagliare è umano ed è capitato con la Lazio menglio non perseverare a Salerno.
Indipendentemente dal risultato, all’Arechi dovrà vincere lo sport. Spero in un gemellaggio tra Salernitana e Avellino, due tifoserie che non meritano di abitare le più basse classifiche d’Italia, come indice di sportività (fonte Sole 24 ore, del 2015). In serie A si va anche con un pubblico da serie A, abbandonando i vecchi campanilismi, accettabili fino a quando Avellino e Salerno militavano nel cosiddetto calcio minore. Forza Salernitana e un grosso in bocca al lupo agli amici di Avellino.
Indipendentemente dal risultato, all\’Arechi dovrà vincere lo sport. Spero in un gemellaggio tra Salernitana e Avellino, due tifoserie che non meritano di abitare le più basse classifiche d\’Italia, come indice di sportività (fonte Sole 24 ore, del 2015). In serie A si va anche con un pubblico da serie A, abbandonando i vecchi campanilismi, accettabili fino a quando Avellino e Salerno militavano nel cosiddetto calcio minore. Forza Salernitana e un grosso in bocca al lupo agli amici di Avellino.
Giusto!Perche’ poi il 9 settembre il Salerno deve giocare al Santiago Bernabeu,e l’Avellino all’Allianz Arena.Non trovo corretto che lega non tiene conto di queste cose!Per fortuna che il Real ha venduto Illaramendi,così puteimm vaincer!!