E’ quanto dice il viceministro dell’interno Filippo Bubbico, che ieri, insieme al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, ha partecipato a Parigi, in rappresentanza dell’Italia, ad un vertice sulla sicurezza ferroviaria convocato dopo l’attacco al Thalys Amsterdam-Parigi del 21 agosto scorso.
“L’Italia – evidenzia Bubbico – ha ribadito un punto fermo: Schengen non si tocca, ma va utilizzato tutto il trattato, che comporta anche controlli a campione o, se necessario, sistematici sui passeggeri e sui bagagli. Per il resto, abbiamo concordato sulla necessità di intensificare la collaborazione tra Paesi europei con scambi informativi, sviluppando analisi condivise della minaccia, e con operazioni congiunte di polizia.
Inoltre, sosteniamo l’urgenza della piena attuazione della direttiva Pnr (Passenger name record) per la tracciabilità dei passeggeri sia sugli aerei sia sui treni, e riteniamo che vada potenziata la disciplina in ambito europeo sul controllo e sull’uso delle armi da fuoco.
Inoltre – dice ancora il viceministro dell’interno – è assolutamente indispensabile utilizzare tutte le tecnologie disponibili per rafforzare la difesa attiva e passiva: in questo contesto, appare indispensabile, in materia di sicurezza ferroviaria, il controllo visivo nelle carrozze dei treni e l’emissione di biglietti nominativi sulle tratte a lunga percorrenza di rilievo internazionale”.
“Siamo consapevoli – aggiunge Bubbico – che indiscutibilmente le misure per la tutela della sicurezza dei cittadini europei potrebbero avere punti di collisione con la libertà di movimento e con la tutela della privacy. Tuttavia – conclude – in questo momento, stante la minaccia terroristica, la priorità assoluta è la tutela della sicurezza dei cittadini”
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