“Nei nostri territori – ha spiegato De Luca – le imprese ci sono e stanno innovando, ma c’è ancora tanto da fare. Come spesso accade al Sud, si assiste a uno sviluppo a macchia di leopardo: si parla di innovazioni spot, di storie, non di una storia di innovazione del territorio nel suo complesso. In altre parti del mondo nell’innovazione si inciampa, la si avverte in ogni angolo di strada: qui stiamo cercando di arrivarci per gradi, puntando su un concetto di “incubazione diffusa” che possa supportare “beta Salerno”, che punta all’attrazione di start up in fase di testing. Incubazione diffusa significa, ad esempio, partire dalle scuole, offrire un sostegno concreto ai giovani, integrando la loro creatività con il mondo della ricerca, con la finanza, con gli enti pubblici.
Dovremo essere in grado di coniugare l’innovazione con gli aspetti tradizionali e più propriamente attinenti al territorio e alle sue potenzialità (food, agricoltura, turismo, logistica). Ben vengano in tal senso anche le reti di impresa e le diverse esperienze aggregative, se servono a integrare i pezzi della filiera, a creare un ecosistema adatto allo sviluppo e all’attrazione di capitali. Se si incrociano innovazione, ricerca, finanza, infrastrutture, supporto pubblico, potremo finalmente parlare non più di eccellenze, ma di un territorio eccellente. La Campania e la provincia di Salerno – ha concluso De Luca – possono e devono diventare un’eccellenza, un territorio davvero innovativo e competitivo in grado di attrarre investitori da tutto il mondo”.
mahh
A rieccolo……..
Le vacanze sono finite ….
Ma chi ca..o è ???
Come non lo sapete? Il papà ha già pensato al loro futuro:
Robertino sarà sindaco di Salerno e Pierino il futuro presidente del consiglio!