L’uomo che agisce tra le linee in questo momento è quello che più fa male alla Salernitana, se la distanza tra i reparti non è adeguata e le posizioni dei singoli non sono corrette un elemento libero di svariare sul fronte d’attacco può diventare letale. Particolari da sistemare. Così come dopo un buon quarto d’ora in avvio, con inserimenti dei terzini e appoggio alla manovra pure da parte degli interni, dopo il gol subito la Salernitana s’è afflosciata, muovendosi poco senza palla e affidandosi ad inutili lanci lunghi e ad estemporanee iniziative personali. Lo schema “diamo la palla a Gabionetta e vediamo che succede” non può essere l’unico a cui affidarsi e e in fase offensiva tutta la squadra di Torrente deve essere più precisa, più attenta, più puntuale, finanche più aggressiva.
Altra pecca emersa nelle prime gare stagionali è quella relativa al nervosismo: i granata hanno chiuso in 10 uomini le due trasferte, a Brescia Moro e a Pescara Schiavi hanno lasciato i compagni in inferiorità numerica, con interventi che si potevano tranquillamente evitare, mentre il battibecco Pestrin-Sciaudone merita addirittura la censura. Se nonostante tutto questo la Salernitana ha conquistato 5 punti, 2 dei quali in esterna e in 10 contro 11, qualcosa significherà: la squadra di Torrente ha carattere da vendere e, soprattutto, ha ampi margini di miglioramento. Sabato contro la Ternana il tecnico di Cetara spera di poter impiegare Donnarumma e Lanzaro (solo in Tribuna all’Adriatico) e dovrà impiegare forze fresche un po’ in tutti i reparti per evitare che i giovani rossoverdi di mister Toscano, alzando il ritmo, possano creare problemi eccessivi in una gara che sembra alla portata della Salernitana, una gara da vincere!
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