Il ragazzino, dopo aver rifiutato le avances dell’adescatore, dimostrando prontezza e lucidità di giudizio, ha annotato il numero di targa dell’autovettura consegnandolo successivamente alla madre, alla quale ha raccontato l’episodio. La denuncia presentata dalla madre presso gli Uffici del locale Commissariato di Polizia ha fatto sì che gli agenti identificassero in breve tempo l’autore del reato, non solo risalendo all’intestatario del numero di targa, ma anche mediante il riconoscimento dell’adescatore tramite una foto mostrata alla giovane vittima. L’utrasettantenne è stato pertanto denunciato per il reato previsto dalla nuova normativa europea e introdotto in Italia con l’articolo 609 undecies del codice penale, che punisce chi tenta di adescare una persona minore degli anni 16 anche tramite internet.
L’attività della Polizia di Stato contro questo tipo di reati è sempre effettuata con particolare attenzione soprattutto alla prevenzione. A tal fine, infatti, sono realizzati periodicamente progetti di educazione alla legalità nelle Scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia, nel cui corso i poliziotti mettono in guardia gli alunni sulle modalità di adescamento solitamente utilizzate dai pedofili, volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce anche mediante l’uso di internet e dei social network.
Che bastardo! Spero sia punito con rigore!!!