Tra le motivazioni di dissequestro presentato al Riesame anche il fattore economico: un milione di euro di interessi passivi allʼanno alle banche con un investimento che supera i 50milioni. Sullo sfondo anche ragioni di sicurezza con l’opera “visitata” nelle ore notturne da barboni e clochard.
I lavori sono bloccati da quasi due anni, da quando il 18 novembre del 2013 il gip Donatella Mancini ne dispose il sequestro preventivo. E se i sigilli dovessero essere confermati, gli imprenditori potrebbero decidere di abbandonare il progetto attivando nei confronti del Comune una clausola compromissoria che costerebbe alle casse dell’ente 50 milioni di euro.
Altro che democrazia.
Il Crescent, deve andare avanti.
Il crescent era in programma elettorale di uno che ha stravinto…democrazia sarebbe farlo realizzare. Quando c’erano le fogne i topi le prostitute vi stava bene e non vi lamentavate
Certo si possono togliere i sigilli,ma per abbatterlo al più presto.Interessi passivi ed altro,ci dovevano pensare prima,certo non è colpa di chi cerca di far venir fuori un pò di legalità.
Anche se in un programma elettorale,bisognava rendersi conto di quanto potesse essere illegale un\’opera del genere,costruzione su aria demaniale per fini privati,deturpazione di una Città fregandosene di vincoli ambientali e paesaggistici,ma non fermiamoci a queste bazzecole per molti,la sua Mostruosità può essere digerita solo da chi o per un motivo o per altri si sente in dovere di crederla decente.Il plastico bello,a Gardaland avrebbe fatto bella figura.Qui dove è situato,toglie il primato al Mostro del Fuenti da tutti deprecato,ma certamente non toglieva visuale a Niente.
Sembra fatto apposta a non far vedere tutti i commenti.Forse il vostro Software non va tanto bene