D’altronde, la condropatia comporta una degenerazione della cartilagine e la situazione rischiava di diventare cronica e nemmeno un intervento avrebbe potuto risolvere la situazione. Dopo diversi consulti, lo staff sanitario della Salernitana guidato dal dottor Leo sembra abbia trovato la strada giusta. E il consulto di ieri col dottor Zazza, che in passato ha curato i muscoli dei calciatori della Roma e che da qualche anno è molto vicino alla Lazio, ha dato esiti confortanti al punto che ieri pomeriggio Nalini ha potuto svolgere l’intera seduta, esercitazioni tattiche e partitella in famiglia incluse. Questo significa che nonappena avrà raggiunto una condizione fisica adeguata, se tutto continuerà a filare per il verso giusto, Nalini potrà tornare finalmente a disposizione di Torrente, che è a corto di esterni d’attacco in grado di saltare l’avversario diretto e di dare cross e qualità. Nalini inizia a scaldare i motori e dall’inizio di novembre la Salernitana potrebbe contare su un vero e proprio nuovo acquisto.
Fine del calvario per Nalini?
Prima il consulto dal dottor Zazza, poi l’allenamento e il ritorno in campo in una partitina in famiglia. Andrea Nalini vede la luce in fondo al tunnel. Dopo tanti mesi trascorsi a lavorare in solitudine, a curarsi nella sua Verona, a sottoporsi a terapie specifiche per superare la condropatia e a lavorare in palestra per raggiungere un tono muscolare adeguato, l’esterno veneto sembra finalmente riuscito a mettersi alle spalle il momento più difficile della sua giovane carriera. Fermatosi a marzo scorso per colpa di questo problema al ginocchio che non gli ha dato tregua per mesi, Nalini ha dovuto saltare tutta la preparazione estiva perché l’infortunio continuava a non dargli tregua. Nonappena forzava, il ginocchio gli si gonfiava e il dolore tornava.
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