“La provincia di Salerno non può permettersi di lasciare inutilizzato nemmeno un euro delle risorse destinate alle fasce più deboli della popolazione. Voglio ricordare che – ha aggiunto Dell’Isola – l’80% degli anziani del salernitano vive con pensioni al di sotto della soglia di povertà: è inaccettabile che si tolga a queste persone anche il diritto alla cura e all’assistenza. A nostro avviso serve potenziare i servizi di assistenza domiciliare, favorire la presenza di una rete di servizi differenziati in grado di offrire risposte personalizzate, approfondire le conoscenze sulle domande di cura degli anziani, realizzare un sistema integrato di servizi cui partecipino non solo gli attori pubblici ma anche le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, offrire attività di volontariato di utilità sociale e sostenere le famiglie con persone non-autosufficienti”.
L’obiettivo, dunque, è attuare una vera progettualità a medio e lungo termine per un nuovo welfare, a cui le organizzazioni sindacali possano dare un grande contributo con un percorso di concertazione che non sia solo di facciata. “Per questo motivo – ha affermato Gioacchino Bartiromo, responsabile del dipartimento politiche sociali della Cisl Salerno – abbiamo chiesto a tutti i responsabili dei Piani di zona, insieme a Cgil e Uil, la rendicontazione dei fondi utilizzati negli ultimi due anni ed il numero delle persone assistite, in quanto molto spesso non si intercettano i veri bisogni della persone perché non c’è una mappa aggiornata e veritiera di ciò che occorre. Saremo molto vigili sull’utilizzo delle risorse affinché si garantiscano al nostro territorio servizi sociali efficienti”.
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