Brachetti Che Sorpresa
di Arturo Brachetti
Arturo viene catapultato in un grande videogame in cui incontra personaggi stravaganti tra cui il misterioso 328328 che, come un moderno Virgilio, lo accompagnerà nelle varie prove per passare dal livello 3 al livello 4. Riuscirà a ritrovare la sua valigia rossa perduta?
Brachetti, il più grande trasformista al mondo, entusiasma il suo pubblico e propone il meglio del quick change, quell’arte da lui stesso reinventata che lo ha reso celebre e acclamato ai quattro angoli del pianeta: in un battito di ciglia (forse due) si trasforma davanti agli occhi degli spettatori dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per ricordarci che “con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia”.
Artista a 360°, Arturo è capace di passare dalla trasformazione ad altre performance che lasceranno il pubblico a bocca aperta: il fascino delle ombre cinesi, l’emozione del sand painting, il divertimento del fumetto western vivente e altro ancora.
In programmazione 12 novembre – 15 novembre
Teatro delle Arti – Via Guerino Grimaldi, 7 Tel. 089 221807
Signori In Carrozza!
Con Giovanni Esposito, Ernesto Lama, Paolo Salsanelli
Italia, secondo dopoguerra. La linea ferroviaria La Valigia delle Indie (India Mail) che nell’Ottocento connetteva la Gran Bretagna con l’India sta per essere ripristinata.
Un’occasione straordinaria per una piccola compagnia di attori meridionali che spera di essere scritturata per intrattenere i viaggiatori durante il lungo percorso in treno. Ma nel piccolo teatrino – abbandonato durante la guerra – nel quale il gruppo decide di provare lo spettacolo da proporre alla compagnia ferroviaria un’altra compagnia di attori, francesi, composta da cinque musicisti e una cantante-attrice, prepara a sua volta uno show nella speranza di ottenere l’incarico.
Ciascuno sfoggia meglio che può il proprio repertorio, finché tutti non intuiscono, saggiamente, che tra Francia e Italia, Parigi e Napoli, le differenze sono poche. Talmente poche da poter pensare di proporre un unico spettacolo realizzato insieme.
In programmazione 28-29 novembre
Teatro Ridotto – Via Guerino Grimaldi, 1 Tel. 089 23 39 98
CabaRock!
di Carmine Farraco
Nei suoi spettacoli Carmine Faraco analizza, grazie all’originale vena di ‘comi-critico rock’, decenni di musica italiana e internazionale in tutte le loro contraddizioni.
E’ con un look aggressivo e la grinta del rocker consumato che Carmine Faraco arriva sul palco.
Subito ci si chiede: ma è uno spettacolo di cabaret o è un concerto rock “mal riuscito”? E’ un cabaret musicale e… un concerto di risate!
Carmine Faraco, con acuta analisi e battute al vetriolo, smaschera le ingenuità e le incongruenze di canzoni famose, senza tralasciare le ultime hit.
Insomma, non ne lascia passare una e travolge il pubblico in un vortice di comicità inesauribile.
In programmazione 21-22 novembre
Teatro Ghirelli – Via Lungoirno Tel.800188958
Hanno Tutti Ragione
di e con Iaia Forte
Entra in scena con il suo smoking nero vistosamente tempestato di paillettes e vivace cravatta rossa, occhiali anni Settanta, si piazza davanti al microfono con la spavalderia di chi sa come dominare il pubblico, saluta senza smancerie e canta. La voce è roca, profonda, abusata da cumuli di sigarette, alcol, cocaina. È Tony Pagoda, il cantante napoletano melodico, protagonista del libro di Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione, uscito con Feltrinelli nel 2010, un personaggio che riprende quello interpretato da Toni Servillo nel film Un uomo in più. La sorpresa è che a portarlo sul palco è Iaia Forte, quasi irriconoscibile al maschile, in abiti “che ricordano quelli usti all’epoca da cantanti come Franco Califano o Fred Bongusto, e i capelli rossi ossigenati alla Silvan, per usare le parole con cui li descrive Sorrentino”, dice l’attrice napoletana. Che, dopo una serie di serate estive in diverse città italiane “ho trovato un’alternativa al costume, uno smoking bianco di raso, la camicia sempre rossa, cravatta bianca di strass”.
In programmazione 13-16 novembre
Teatro Nuovo – Via Valerio Laspro, 8/C Tel.089 220886
Sesso, Rose e Terapia
di Davide Ferri
“Sesso, rose e… terapia”, è una commedia in due atti interpretata da Edoardo Guadagno, Rosario Minervini, Paola Bocchetti, Ivana D’Alisa, Giusy Freccia, Marco Palmieri, Francesco Pirozzi capitanati dal sempre più irresistibile Davide Ferri che basandosi sul tradizionale gioco degli equivoci, regala agli spettatori una serata di irresistibile comicità.
Ritmi serrati e continui colpi di scena, scandiscono vicende ambientate in una location moderna e verosimile.
La trama narra di Massimo e Laura, una coppia che vive un momento di crisi.
L’uno è un improbabile ingegnere, preso da mille impegni di lavoro, insieme al socio Franco, architetto fuori dal comune; l’altra è casalinga, che vive con insofferenza la continua indifferenza del marito.
I due sono in terapia da Paride, un particolare psicologo tuttofare, appunto per cercare di risolvere un po’ di problemi nel rapporto.
Tra i due, però, nonostante tutto, mai nemmeno l’ombra del tradimento in diversi anni di matrimonio.
Ma quando il diavolo ci mette la coda, non c’è n’è per nessuno!
Per una serie di vicissitudini, i due cominceranno a sospettare l’uno dell’altro, facendo da scudo, involontariamente, agli adulteri dei personaggi che frequentano la loro casa.
Una commedia tutta da ridere, scritta a quattro mani da Edoardo Guadagno e Rosario Minervini, dove l’equivoco della vecchia scuola italo-francese, è al centro della vicenda… Un po’ come (senza presunzione), si fossero miscelati Feydeau e Scarpetta in salsa moderna.
Una compagnia diretta magistralmente da Gaetano Liguori.
In programmazione 21-22 novembre
Teatro Arbostella – Viale Verdi Parco Arbostella Tel.0893867440
Io Non Sono Un Gigolo’
di Sasà Palumbo
Toccherà al dinamico ed esilarante Sasà Palumbo con la sua compagnia napoletana “Acis il Sipario” allietare i prossimi tre week-end al Teatro Arbostella di Salerno. Dopo il successo dell’anno scorso in “Tutta colpa di Moana”, con record di presenze per la struttura di Viale Verdi, un altro divertente lavoro, scritto, diretto e impersonato dallo stesso Palumbo è pronto ad esordire sulle tavole del sempre più accogliente teatro della zona orientale della città. “Non sono un gigolò” è questo il titolo della comicissima pièce teatrale che il gruppo partenopeo ha già proposto con successo di pubblico e critica in tanti teatri napoletani e non solo, conseguendo premi e riconoscimenti dalla Calabria al Trentino Alto Adige.
Capitanati proprio da un irresistibile Sasà Palumbo nei panni di uno chef di nome Michele Gigolo, il lavoro può contare sulla forza trainante di un gruppo d’attori davvero valido tra cui Marianna Sugliano, Daniele Lops, Franco Tortora, Rosa Cece, Alfonso Marsella, Assunta Miele, Laura Minichini, Gianni Palumbo e Simone Scarpati. Una farsa dal cuore moderno quella portata all’Arbostella, che rendendo giustizia al vero ruolo del teatro affronta tematiche serie in maniera apparentemente leggera portando alla riflessione gli spettatori.
Lo spettacolo si apre con il protagonista, che dopo aver perso il proprio ristorante per un misterioso sequestro tenta il suicidio e la commedia ripropone proprio la triste attualità che vede più d’unavolta imprenditori, operai e impiegati soccombere volontariamente dinanzi alla perdita del lavoro. In “Non sono un gigolò” l’autore con il suo personaggio prova invece a far capire alla gente che bisogna avere la forza di combattere e di non arrendersi mai. Affrontando, tra gli altri, il tema dell’omosessualità e della corruzione, la storia immaginata da Palumbo e proposta con estro e gioviale maestria recitativa, osserva le vicende di un cuoco napoletano che ad un tratto vede cambiare la sua vita per effetto di un’improvvisa visita dell’Asl e della Guardia di Finanza. Grazie alla persuasione della zia Erminia, che lo ha cresciuto e grazie alle rassicurazioni dell’amico avvocato Antonio Petrone, evita il baratro del suicidio trovandosi poi catapultato, anche per effetto del proprio cognome con l’aggiunta di un accento, in un gioco elettrizzante quanto pericoloso. Un gioco ricco di sorprese che lo porta a conoscere clienti non sempre belle ma che lo mette tuttavia a confronto con un senatore gay che si trasformerà tra non poche peripezie nella soluzione a tutti i suoi problemi. Il resto è da vedere, gustare e ridere.
In programmazione 14-29 novembre
Piccolo Teatro del Giullare – Via Matteo Incagliati Tel.089220261
Ceneri Alle Ceneri
regia Carla Avarista
Guardavo dalla finestra il giardino, il giardino fuori dalla finestra […] Guardavo fuori dalla finestra e ho visto una gran folla che attraversava il bosco, verso il mare, diretta al mare. Sembravano tutti molto infreddoliti, indossavano cappotti, benché fosse una giornata splendida. Una splendida e calda giornata, tipica del Dorset… (H. Pinter)
Una conversazione interminabile tra un uomo e una donna. Sono a casa, in salotto. Una casa con un magnifico giardino. Le parole scivolano, ritmano, alludono, evocano, affondano fino a sgretolare le certezze di una rassicurante normalità. Ed ecco che i silenzi prendono corpo. Le reticenze cadono ed il non detto sale a galla. Nel racconto di Rebecca, reale ed immaginario al tempo stesso, affiorano le ombre di un passato sconcertante. Dalle sue parole emerge, come in una dissolvenza temporale, la memoria di una delle pagine più cupe del Novecento.
Harold Pinter termina la stesura di Ceneri alle ceneri nel febbraio del 1996. La prima rappresentazione prodotta dal Royal Court Theatre ci fu il 12 settembre del 1996 per la regia dell’autore. Il palcoscenico era quello dell’Ambassadors Theatre di Londra.
In programmazione 07-22 novembre
“La redazione non si ritiene responsabile per eventuali variazioni, modifiche, spostamenti o annullamenti degli spettacoli in programma e pubblicizzati in questa pagina”
A Cura Di Ciro Casella
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