Le indagini muovono nella stessa direzione di quelle recentemente rese note dalla Guardia di Finanza partenopea nei confronti dell’ASL del capoluogo regionale. Le ricostruzioni investigative hanno permesso di verificare che l’indennità in parola non era più dovuta, alla luce dell’Accordo Collettivo Nazionale del 23 marzo 2005, in quanto accorpata ai “compensi lordi omnicomprensivi”; tuttavia la stessa è stata comunque liquidata nel tempo a tutti i medici convenzionati che hanno, dunque, indebitamente ricevuto, per oltre 10 anni, tale compenso in busta paga.
In particolare, gli accertamenti istruttori eseguiti hanno permesso di raccogliere elementi idonei sia per la determinazione della responsabilità per danni all’erario, generata dal comportamento dannoso posto in essere dagli organi apicali delle AA.SS.LL. salernitane e della Regione Campania, sia per la quantificazione delle relative diseconomie gestionali, derivanti dall’illegittima erogazione delle indennità de qua. L’ammontare dell’indennità indebitamente corrisposta ai medici in busta paga, fino al 2015, è risultato pari a 2,8 milioni di euro, per le annualità dal 2004 ad oggi.
(Comunicato Ufficiale Guardia di Finanza – Comando Provinciale Salerno)
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