E’ stato un bel ritorno. E quindi onore al merito, e a tutti, quelli saliti sul podio e quelli che ci saliranno l’anno prossimo.
A Klagenfurt i magnifici quattro, Bruno Napoli, Fabio Chiariello, Marcelo Randazzo e Massimo Ianni, sul podio non ci sono saliti. Ma consideriamo le distanze di un ironman: 4 km nuoto, 180 km bici, 42 km corsa. Napoli ha tagliato il traguardo in 10h 48’ 32”, Chiariello in 11h 12’ 58”, Randazzo in 11h 29’ 39”, Ianni in 13h23’24”. Risultati inimmaginabili alla vigilia per atleti al loro primo ironman. Ragionamento analogo per Alessandro Pastore, unico age group italiano in gara al mondiale long distance in Svezia, svoltosi in condizioni proibitive, con la frazione nuoto in acqua a 13 gradi, e finisher anche all’europeo di triathlon olimpico a Ginevra.
Tanti i podii e tante le medaglie. Ne ha collezionate un bel po’ Carmine Lamberti, 2° e 3° M2 nello sprint e nell’olimpico di Policastro, 3° assoluto nel Furore Aquatrial, 2° M2 nel triathlon sprint di Ischia, e ha poi festeggiato venti anni di ininterrotta attività con il completamento del mezzo ironman di Sapri.
Ha riaffermato la sua forza Rosa Farace, l’indomabile, 2° in categoria M2 e 1° regionale nel campionato italiano di Aquathlon, e oltre l’aquathlon quattro gare e quattro podi: 3° di categoria nel triathlon sprint di Napoli, 3° assoluta e 1° nella frazione nuoto nello sprint di Ischia, 1° di categoria nell’olimpico a Polignano e a Ostia.
Dopo undici anni di assenza dalle gare Aldo Frasso mette a segno le sue prime medaglia in M1: 3° nello sprint a Napoli e a Sapri.
Lanciatissimi Marcelo Randazzo e Lino Marrazzo: Randazzo è 2° m2 nello sprint a Sapri, Marrazzo è 2° m3 nello sprint a Policastro, e a Sapri sale sul podio in staffetta con Alfonso Viscardi e Marco Di Giorgio.
Nel canottaggio in evidenza le atlete seniores dell’Irno, Carmela Pappalardo e Laura Schiavone, ma i master non demordono e i più giovani non stanno a guardare.
Carmela Pappalardo è campionessa italiana in singolo in canoino, vince l’oro nei Beach Games di Pescara, è terza in doppio con Laura Schiavone negli assoluti. Quarta nel campionato italiano under 23, chiude in sesta posizione in finale B nel mondiale under 23 a Plovdiv, Bulgaria.
Laura Schiavone inanella una vittoria dopo l’altra nelle TRio e vince il bronzo in doppio nel campionato italiano assoluto, ma al mondiale di Aiguebelette con Sara Magnaghi manca la selezione del doppio femminile azzurro per le Olimpiadi 2016. Ma non tutto è perduto e Lauretta è decisa a giocarsi l’ultima chance per Rio nella terza prova di coppa del mondo a Lucerna nella prossima stagione.
Si fanno onore juniores, ragazzi, allievi e cadetti. Nelle due regionali di Lago Patria il palmarès dell’Irno conta 19 medaglie: oltre l’argento dell’under 23 Agostino Chianese, l’oro del due senza under 23 Pl di Fabio Di Gennaro e Luca Scovotto, e l’oro di Carmela Pappalardo in singolo senior, le restanti sedici medaglie se le dividono i più giovani: nella prima regionale medaglia d’oro per Gioconda Iannicelli e Pasquale Cammarano Senia in singolo 7.20, per i cadetti Vincenzo Sergio, Raniero Di Maio, Fabrizio Piscopo e Antonio Trombetta in quattro senza, per il quattro juniores di Fabio Di Gennaro, Elio Gagliardi, Luca Scovotto Carmine Roscigno. Tre le medaglie d’argento: Sara Sergio e Gaia Colasante in doppio ragazzi, Giuseppe Salvati, Luca Pisapia, Roberto Iovinelli Andrea Adinolfi in quattro di coppia allievi, e bronzo per Francesco Costabile in singolo ragazzi.
Nella seconda regionale medaglia d’oro per Martina Medugno e Gaia Colasante in doppio ragazzi, di nuovo oro per Pasquale Senia Cammarano in 7.20 allievi B, e oro Giuseppe Salvati in singolo allievi C; secondo posto del podio per il doppio cadetti e il quattro di coppia ragazzi. Belle gare tutte e due: Antonio Trombetta e Raniero Di Maio in doppio cadetti se la giocano fino al traguardo con l’equipaggio del Palermo, Carmine Roscigno, Francesco Costabile, Fabio Cammarota e Elio Gagliardi, sono secondi dopo aver dato filo da torcere allo Stabia, 1° classificato. Medaglia d’argento per Gagliardi anche in singolo ragazzi, per De Pascale e Iannicelli in doppio allievi B1, per Gioconda Iannicelli in 7.20 allievi B, e medaglia di bronzo per Sara Sergio in singolo ragazzi.
Le ultimissime leve si impongono a Candia al Festival dei Giovani: di scena allievi e cadetti. Due ori, tre argenti e tre bronzi il palmarès dell’Irno. Medaglia d’oro per Gioconda Iannicelli e Giuseppe Salvati in quella che è la più importante manifestazione remiera nazionale riservata a allievi e cadetti. Le medaglie d’argento in singolo 7.20 sono appannaggio di Salvati e di Senia Cammarano, che sale anche lui due volte sul podio, come la Iannicelli che oltre l’oro si aggiudica una delle tre medaglie di bronzo vinte dagli atleti dell’Irno. Le altre due vanno ai cadetti Vincenzo Sergio su 7.20 e Antonio Trombetta in singolo. Dodici gli atleti dell’Irno in gara a Candia, giovanissimi dagli undici ai quattordici anni: oltre i medagliati, Raniero Di Maio, Andrea Adinolfi, Roberto Iovinelli, Luca Pisapia, Marco De Pascale, Pietro Iannicelli, Enrico Mancuso.
Il palio di San Matteo 2015 se lo aggiudica la paranza di San Fortunato. Al timone Fabio Cammarota.
In grande spolvero i master. Contano ognuno di loro cinquanta e passa primavere, quando non sessanta, ma remando gli anni non li sentono. A inizio anno Pasqualino Cammarota, Gigi Galizia, Alfonso Sanseverino e Renato Grimaldi prima provano a vincere in quattro di coppia a Pisa la Navicelli Rowing Marathon, ma devono accontentarsi del secondo posto, poi in otto misto sbancano nell’umida Torino nella gran fondo “D’inverno sul Po”, dove, partiti per ultimi in una gara a cronometro, superano tutti gli altri equipaggi e tagliano per primi il traguardo. E’ la prima vittoria dell’anno. Poi nel campionato italiano master a Sabaudia fanno l’en plein: vincono due titoli italiani in categoria master E, in quattro senza e in otto misto, timoniere Raffaele Gagliardi. E sono il quinto e il sesto titolo italiano che i magnifici quattro portano a casa. A Sabaudia, a completare il palmarès dell’Irno, si aggiungono l’argento in doppio master M di Pasquale Santoriello e Paolo Frallicciardi e il bronzo del quattro con master C: in equipaggio Enrico Di Cola, Paolo Sergio, Gennaro Gallo, Piergiorgio Esposito, timoniere Francesca Gallo.
Nella presente stagione un altro master è risorto. E’ Francesco Cappuccio che a tutt’oggi, a più di un mese di distanza, non si è ancora riavuto dalla felicità per essere diventato campione italiano dopo anni di inattività: ripresi gli allenamenti da pochi mesi, il nostro va a Mondello al campionato italiano in tipo regolamentare e il 4 ottobre, giorno del suo onomastico, vince in singolo in categoria master D: è campione italiano di canoino. A Mondello salgono sul podio anche Alfonso Sanseverino, 2° classificato in canoino master E, e il 4 jole di Cammarota, Di Cola, Esposito, Galizia, timoniere Gagliardi, anche loro secondi.
Nella Vela Laser Erberto Sibilia si conferma primo in Campania e fra i primi dieci in Italia. Il laserista dell’Irno domina fin dall’inizio il campionato zonale, e partecipa a regate nazionali e internazionali. E’ 28° a Andora nella prima regata nazionale laser della stagione e 11° a Crotone nella seconda nazionale, il suo miglior risultato da un anno in qua, da quando ha ripreso gli allenamenti dopo un periodo di pausa. Seguono a luglio gli appuntamenti più impegnativi. Il mondiale laser radial a Aarus, Danimarca, e il campionato italiano radial a Civitanova Marche. Il risultato a Aarus resta un po’ al di sotto delle aspettative. Sibilia coglie un buon risultato nella prima giornata, segue un risultato meno buono nella seconda, perde posizioni nei giorni successivi e chiude 55° su 78 partecipanti. Chiude poi in diciassettima posizione il campionato italiano laser radial a Civitanova Marche. Vento a sedici nodi, sole e acqua formata, condizioni meteo favorevoli: lecito nutrire speranze in un buon risultato. Una squalifica però il primo giorno di regata condiziona il risultato finale, nonostante le buone prove disputate nei giorni successivi che vedono Sibilia sempre fra i primi dieci. La stagione si chiude con il 31° posto su 81 partecipanti nel campionato italiano classi olimpiche, cui Sibilia partecipa in classe standard.
Canoa, che passione. Carmine Mari allena un manipolo di giovanissimi, una squadretta, ahinoi!, spesso decimata dagli impegni scolastici e dall’influenza. Ciononostante i risultati ci sono: a Bacoli Geremia Lauri e Mario Rossin sono campioni regionali in K2 ragazzi sui 200 metri. Rossin, dopo aver vinto la medaglia d’oro in coppia con Lauri, sale altre due volte sul podio ed è 3° in K1 sui 200 e sui 500 metri. Lauri a sua volta è secondo nel campionato regionale in K1 ragazzi sui 1000 metri.
Nella Canoagiovani in evidenza Antonio Mari, Alberto Fabbricatore, Dario Donadio, Angelo Di Giacomo e Gianmarco De Simone. In aprile sul lago Miseno Mari vince sui 2000 ed è 2° sui 200 in categoria cadetti B. Due medaglie vanno a Fabbricatore, 2° sui 2000 e 3° sui 200 cadetti B, mentre Donadio è 2° in K1 cadetti A, come Di Giacomo e De Simone in K2 cadetti A sui 2000.
Mari è di nuovo 1° a giugno nella gara regionale in K1 sui 2000 metri e Fabbricatore è 3°. I due risalgono sul podio sui 200 metri e sono rispettivamente 2° e 3° sui 200. In evidenza Donadio, 3° in K1 cadetti A e, tra gli esordienti, Christian De Simone e Alberto D’Anna, ragazzi di dieci anni, 3° e 4° nella gara d’esordio in K1 4,20 sui 200 metri. Medaglia d’argento infine nella staffetta sui 200 metri per De Simone, Donadio, Laudisio, Di Giacomo.
La canoa polo torna all’Irno con prepotenza dopo anni di assenza e lungo girovagare dei giocatori in squadre limitrofe in cerca di maggior
fortuna. Ed è un ritorno alle origini. Il coach, Salvatore Serra,
con sacrifici personali e con l’aiuto del compagno di
sempre, Vincenzo Montefusco, rimette in piedi la squadra che negli anni passati militava in campionati di serie A1.
Dal nulla, lavorando su
giovani volenterosi, dopo un anno di purgatorio in serie B,
la squadra rinnovata del Circolo Canottieri Irno si propone con prepotenza nello stesso torneo. E
umili, ma convinti del lavoro svolto, i canoisti dell’Irno stracciano i rivali nel
girone di andata a Bacoli. E fanno filotto, vincono cinque partite su cinque e battono esordienti blasonati come quelli del Posillipo. Ma i gironi sono due, andata e ritorno. E nel girono di ritorno, giocato a Salerno a fine maggio e organizzato dal Circolo, i posillipini lavano l’affronto di Bacoli e con 27 punti, tre più dell’Irno, fermo a 24, guadagnano l’accesso ai play off promozione in serie A1. L’Irno è secondo ma il secondo posto non consente l’accesso ai play off in gironi a sei squadre.
Nella pesca sportiva Angelo Ascione è per il terzo anno consecutivo in gara nel campionato italiano assoluto di prima categoria e si riconferma in prima categoria per il 2016. E’ convocato nella nazionale di pesca in apnea e fa parte del team azzurro nel campionato euro- africano di Cadice. Salvatore Pacifico partecipa al campionato italiano di seconda categoria e con Giuseppe Tortorella al campionato italiano a coppie
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