La notizia qualche tempo fa lasciò tutti sotto choc. Un allenatore di una squadra di calcio femminile aveva abusato delle proprie calciatrici lasciando nello sgomento le stesse atlete e i familiari che non riuscivano a credere a quello che accadeva dopo una partita o un allenamento. «Le giovani calciatrici hanno subito un vero trauma per quelle violenze subite dal proprio allenatore». A parlare davanti ai giudici della terza sezione penale – come riporta il quotidiano Metropolisi – sono i consulenti della Procura e delle difese nell’ambito del processo a carico del 56enne originario di Agropoli assistito dagli avvocati, e allenatore di una squadra di calcio femminile. Proprio in quel contesto sarebbero maturate le presunte violenze sessuali che le giovani atlete avrebbero subito dal loro trainer. In precedenza erano state le calciatrici ad accusare ìn aula il 56enne, ieri poi la conferma degli specialisti psicologi che hanno ribadito le contestazioni.
Dieci almeno gli episodi ricostruiti dopo le denunce effettuate dalle giovani atlete, uno in particolare al centro elle attenzioni. L’allenatore stava accompagnando a casa la presunta vittima dopo una trasferta, quando, con il suo pulmino, avrebbe raggiunto un luogo isolato e buio nella zona industriale di Eboli. Secondo l’accusa il 56enne si sarebbe fermato, avrebbe spento il motore e le avrebbe tolto con violenza gli indumenti per avere con lei un rapporto sessuale completo. Una violenza che i carabinieri avrebbero poi accertato nel corso delle indagini attraverso il racconto delle altre due vittime e anche attraverso le intercettazioni telefoniche. E di questa vicenda ne hanno dato notizia ieri i consulenti rimarcando come la vittima (insieme alle altre) sia stata colta da un violento trauma psicologico dopo le molestie subite.
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