L’Associazione ReBirth presenta la seconda edizione del Premio ReBirth con la collaborazione dell’Associazione Socio – Culturale “Raggio Verde” e la Protezione Civile “S. Maria delle Grazie” oltre al Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Sociali del Comune di Pellezzano. Il Premio ReBirth è un importante riconoscimento che viene assegnato a persone che hanno avuto o sono esempi di “rinascita”. La manifestazione si terrà il giorno 12 dicembre p.v. e uno dei riconoscimenti andrà al Prof. Enzo Decaro attore, regista e sceneggiatore. Poiché il Prof. Decaro sarà impossibilitato a ritirare il premio in tale data ci sarà una piccola cerimonia alla presenza del Sindaco di Pellezzano Giuseppe Pisapia e dell’Assessore alle Politiche Sociali Francesco Morra di consegna anticipata del premio in data 7 dicembre p.v. alle ore 12.00 presso il Teatro Comunale di Capezzano (SA).
“Enzo Decaro – dichiara Maria Cristina Maglio Presidente dell’Associazione ReBirth – e tra gli attori che hanno girato il cortometraggio “In Punta d’ali”, racconto struggente scritto da Apollonia D’Arienzo, ballerina cavese che da diciannove anni lotta contro la Sla, si tratta di un’opera di sensibilizzazione e di informazione perché si deve necessariamente far conoscere la condizione in cui vivono i malati di Sla e, soprattutto, la loro solitudine”. “Questa importante iniziativa aggiunge Francesco Morra Assessore alle Politiche Sociali Del Comune di Pellezzano – vuole lanciare dei messaggi chiari, oltre a fare opera di informazione e sensibilizzazione su un tema così importante. La scelta – conclude Morra – di destinare il Premio a Decaro da parte dell’Associazione Rebirth a cui va il nostro ringraziamento e sicuramente anche quello che Decaro e tra gli attori più importanti Italiani che si è sempre contraddistinto per opere sociali”.
Inoltre, si terrà Giovedì 3 dicembre 2015 alle ore 20,30 presso il ristorante “Le Piramidi” di Pellezzano, una cena di beneficenza per raccogliere fondi utili a sostenere ed assistere chi è affetto di SLA e da altre malattie invalidanti, per il tramite dell’Associazione “Amici di Lola”.
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