Di fatto, le difficoltà, che erano ben note ed alle quali nessuno ha posto rimedio, stanno causando una grave emergenza nella copertura dei turni, in particolar modo al reparto di Pediatria e Ostetricia e Ginecologia, fiore all’occhiello della sanità cavese, insignito per ben due anni consecutivi del Bollino Rosa, quale attestazione di professionalità ed efficienza. Anche dall’incontro con il segretario Landolfi, è emerso che il consolidamento ed il potenziamento del reparto è una assoluta necessità, atteso un bacino di utenza di circa 92 mila abitanti ed una popolazione, da 0 a 14 anni, di circa 14 mila unità.
Inoltre, l’Atto di programmazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, Ruggi D’Aragone, cui fa parte il plesso cavese, ha individuato fin dal 2013, Cava de’ Tirreni quale sede dell’Ospedale della Donna e del Bambino. Peraltro, l’unico primario di ginecologia di tutta l’azienda ospedaliera è quello del reparto cavese.
“Al segretario Landolfi – afferma il sindaco Servalli ho spiegato le ragioni che rendono imprescindibile per l’Azienda Ospedaliera la stabilità ed il potenziamento del nostro ospedale, ed in particolare il reparto di ostetricia e ginecologia, oggi in grande sofferenza, per un dato oggettivo: la risposta data ai bisogni di una popolazione che abbraccia tutte le città da Nocera Superiore a Positano che hanno come riferimento il Santissima Incoronata dell’Olmo”.
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