Tutti allo stesso tavolo, per lanciare forte il segnale di unità di intenti. La posizione dei sindacati è ferma e decisa: avrebbero gradito essere sentiti prima di ogni decisione calata dall’alto e rivendicano per il futuro il loro diritto a prender parte al confronto con le Istituzioni e il Territorio affinchè si costruiscano le basi per una servizio sanitario di qualità dopo anni e gestioni che hanno portato a numeri imbarazzanti: persi più di 3000 posti letto, mentre a livello regionale 11mila sono i posti di lavoro persi per strada.
“Qui da tempo si taglia soltanto – ha detto Margaret Cittadino – a dimostrazione del fatto che è stato affrontato con estrema superficialità il tema della salute pubblica”. Ieri l’incontro con il Commissario Postiglione, di cui è stata apprezzata la disponibilità all’ascolto e la sua apertura al dialogo. Al Commissario è stato ribadito che le confederazioni non sono state assolutamente tenute in considerazione e che bisogna uscire dall’equazione sanità uguale ospedale: “i nosocomi – ha sottolineato Pietro Antonacchio – devono diventare punti terminali di una vera e propria filiera di servizi socio-sanitari e assistenziali…
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