L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione al decreto del GIP del Tribunale di Salerno, dott.ssa Renata Sessa, è stata coordinata dal sostituto Procuratore dott. Silvio Marco Guarriello, della sezione reati ambientali della Procura Salernitana, guidata dal Procuratore Capo Corrado Lembo.
In particolare, a seguito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del N.O.E., si è accertato che le acque reflue industriali prodotte dal ciclo di produzione dell’industria lattiero casearia venivano convogliate e raccolte in due grosse vasche che non erano però di tipo a “tenuta stagna” ma, bensì, consentivano la dispersione sul suolo e nel sottosuolo delle acque raccolte, configurando così l’illecito smaltimento dei rifiuti, ovvero i reflui, della lavorazione industriale.
L’attività ispettiva dei Carabinieri dello speciale reparto a tutela dell’ambiente ha inoltre evidenziato che presso l’azienda vi era in uso impianto di affumicatura dei prodotti caseari senza però che per tale attività l’impianto industriale fosse stato in possesso dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera; si è pertanto proceduto in esecuzione al decreto del GIP al sequestro preventivo anche del citato impianto di affumicatura.
In esito agli accertamenti i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente hanno dunque proceduto al sequestro preventivo di due vasche di raccolta delle acque reflue industriali prodotte dal caseificio nonché al sequestro dell’impianto di affumicatura dei prodotti caseari. La Procura della Repubblica ha anche emesso informazione di garanzia a carico di una persona, il legale rappresentante dell’azienda lattiero casearia, per la violazioni emerse ai reati previsti dal Codice dell’Ambiente.
Informazione di garanzia emessa dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno a carico della legale rappresentante, indagato per avere effettuato ovvero consentito l’illecito smaltimento dei rifiuti, reflui, della lavorazione industriale, nonché per avere, tenuto in esercizio un sistema di affumicatura dei prodotti caseari in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Comunicato ufficiale dei Carabinieri
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