“La Centrale del Latte non si tocca”. Anche sotto la sede della Prefettura, in Piazza Amendola a
Salerno i lavoratori della storica azienda hanno esposto lo striscione eloquente che manifesta la propria contrarietà alla vendita verso privati della Centrale. “Siamo un’azienda sana che produce ancora utili nonostante i gravi tempi di crisi che viviamo” dicono i lavoratori. Poi l’incontro tra una delegazione di dipendenti e sindacalisti ricevuti dal Prefetto Gerarda Maria Pantalone a cui è stato consegnato un documento che elenca le ragioni del “no” alla vendita della Centrale. In piazza Amendola erano presenti anche delegazioni di lavoratori della
Eldo, che più di un mese fa ha chiuso lo stabilimento di Via San Leonardo: l’azienda ha chiesto il concordato fallimentare e dopo la cassa integrazione prevista fino alla metà del 2014 c’è forte incertezza sulla mobilità dei 40 dipendenti. Presenti anche esponenti dell’ex
Filtrona, 81 dipendenti licenziati ma che non intendono mollare e che restano in presidio permanente presso la struttura della zona orientale.
“La Centrale del Latte non si tocca”. Anche sotto la sede della Prefettura, in Piazza Amendola a Salerno i lavoratori della storica azienda hanno esposto lo striscione eloquente che manifesta la propria contrarietà alla vendita verso privati della Centrale. “Siamo un’azienda sana che produce ancora utili nonostante i gravi tempi di crisi che viviamo” dicono i lavoratori. Poi l’incontro tra una delegazione di dipendenti e sindacalisti ricevuti dal Prefetto Gerarda Maria Pantalone a cui è stato consegnato un documento che elenca le ragioni del “no” alla vendita della Centrale. In piazza Amendola erano presenti anche delegazioni di lavoratori della Eldo, che più di un mese fa ha chiuso lo stabilimento di Via San Leonardo: l’azienda ha chiesto il concordato fallimentare e dopo la cassa integrazione prevista fino alla metà del 2014 c’è forte incertezza sulla mobilità dei 40 dipendenti. Presenti anche esponenti dell’ex Filtrona, 81 dipendenti licenziati ma che non intendono mollare e che restano in presidio permanente presso la struttura della zona orientale.
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