Ingaggiato a novembre per tamponare l’emergenza al centro del reparto arretrato, dopo i numerosi infortuni che avevano colpito la stessa zona del campo, Bernardini si era presentato offrendo subito una prestazione importante. Contro il Novara, infatti, per la prima volta dall’inizio del campionato la Salernitana era riuscita a terminare una gara senza subire reti. L’immancabile doccia fredda è, come sempre dietro l’angolo, perchè, al termine di quel match l’ex del Livorno si è bloccato per due settimane a causa di una botta al costato. E’ tornato in campo il 6 dicembre a Vicenza e, per la prima volta anche in trasferta, la difesa granata non ha subito gol, ripetendo poi l’impresa anche nella successiva sfida di Livorno e all’Arechi con l’Ascoli.
Subito dopo quella partita, però, Bernardini è finito di nuovo ai box. Stavolta per un problema al ginocchio già operato in passato. Dopo un mese di cure, il percorso di recupero si è concluso la scorsa settimana ed il centrale di Domodossola è tornato a dare il suo contributo, particolarmente prezioso, a quanto pare. Con Bernardini la difesa è più solida ed acquisisce anche maggiore sicurezza. Lo dicono pure i numeri. La squadra ha ritrovato, così, il suo rinforzo “casalingo”, nella speranza che stavolta, l’amuleto granata possa avere la possibilità di giocare con maggiore continuità.
Il ragazzo è una garanzia e dimostra cosa sia un giocatore di categoria. Speriamo che la condizione fisica tenga, anche se io credo che un difensore bravo vada preso lo stesso (magari Santacroce), eventualmente Bernardini resti ai box altre volte o semplicemente per giocarsi il posto con Schiavi, troppo incline ad errori e non esattamente impeccabile prima dell’infortunio.