Più sciabola che fioretto, insomma, perché in talune occasioni sull’altare dei punti va bene anche immolare il gioco. Il futuro va costruito ora, i mattoni sono punti, quelli per assicurarsi la permanenza in serie B. Poi, ma solo poi, sarà tempo di processi e appelli, confronti e bilanci. E’ importante, in questa fase, remare tutti in un’unica direzione. L’aggressione verbale e gli sputi a Lotito dopo la vittoria di venerdì scorso sono gesti che vanno condannati e denunciati anche perchè Lotito e Mezzaroma le promesse, almeno fino ad ora le hanno mantenute. Non sarà simpatico Lotito ma almeno ci sta mettendo la faccia e venerdì sera si è assunto in toto la piena responsabilità delle operazioni. Lotito va pungolato e stimolato non demotivato e scacciato. A salvezza ottenuta, sarà più che giusto ripartire con maggiori certezze. Adesso non è tempo di processi, accuse e vittimisi. Adesso bisogna pensare solo ed esclusivamente alla Salernitana. Il resto non conta.
Lo Spezia testa il valore della rivoluzione griffata Lotito
Dalla sporca dozzina di Varrella ai sette innesti di Lotito. La rivoluzione 2016 è servita e non è ancora finita. Otto gli acquisti se consideriamo anche il portiere Rosti. Il gruppo granata ha cambiato faccia rispetto al girone d’andata. Salernitana nuova per otto undicesimi rispetto ad un girone fa. Rivoluzione che riguarda anche la panchina perchè all’andata, ad esempio, entrarono a gara in corso Troianiello, Eusepi e Trevisan. Una rivoluzione che ha dato i primi effetti venerdì scorso ma ora il cambio di passo deve arrivare anche in trasferta. Adesso rispetto al campionato ed alla Coppa quella di lunedì sarà una partita tutta da giocare. La Salernitana dovrà metterci la stessa grinta mostrata contro il Brescia.
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