Condannati a vincere, un imperativo con tre punti esclamativi che da una parte toglie qualcosa in termini di serenità e dall’altra aggiunge qualcosa in termini di grinta. La Salernitana è chiamata lunedì sera ad un colpo esterno per abbandonare la zona caldissima e ridare fiato alle ambizioni salvezza. Dopo la vittoria col Brescia e gli innesti di qualità ora l’undici di Torrente deve cambiare passo anche lontano dall’Arechi. Lo Spezia fa meno paura rispetto a qualche settimana fa.
Squadra temibile, sempre pericolosa ma non imbattibile. La squadra di Torrente deve fare punti privando a fare il pieno senza lanciarsi scriteriatamente all’attacco lancia in resta. Un atteggiamento talmente equilibrato da sembrare cinico, quello della squadra di Torrente che deve dimostrare anche in liguria di essere tonica, reattiva e finalmente anche furba.
Con il Brescia è stato fatto solo un piccolo passo verso il traguardo, tutto resta in gioco e tutto resta ancora maledettamente complicato. Ecco perchè in 200 si sono radunati in Curva ed hanno incitato a squarciagola la Salernitana all’antivigilia della sfida in liguria. Tutti sotto un’unica bandiera: la Salernitana. Cori, applausi, parole di incoraggiamento. Ha fatto bene la società ad aprire le porte ai tifosi anche se la comunicazione è arrivata poco dopo le 22.30 di ieri sera.
Nonostante tutto il passaparola ha funzionato e la squadra ha potuto allenarsi sentendo il calore del pubblico. Importante iniezione di fiducia per i calciatori ma anche per i nuovi. Salerno sa anche applaudire e riconosce i meriti quando ci si impegna e si da il massimo in campo. E’ questo quello che vogliono i tifosi. La parola d’ordine è sempre la stessa: onorate la maglia. Ora la risposta della squadra dovrà arrivare dalla sfida del Picco.
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