“Abbiamo fatto bene a credere nell’onestà di De Luca e nella giustizia che alla fine ha trionfato. Oggi i veri sconfitti – dichiara il capogruppo di Campania Libera- Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – sono i tribunali di piazza messi in piedi dai 5 Stelle e da Caldoro che per mesi hanno tentato di non riconoscere il risultato elettorale delegittimando l’azione amministrativa della nostra coalizione. Bisogna riflettere su come per un abuso d’ufficio si è tentato dopo aver perso nelle urne di cercare di falsare il risultato elettorale e di screditare il Presidente della Regione utilizzando metodi a dir poco inaccettabili come l’occupazione del consiglio o l’aggressione al Presidente D’Amelio. Adesso la Regione procederà ancora più spedita nell’azione amministrativa e nel rinnovamento contro la politica politicante, la corruzione e il malaffare. Tutti coloro che hanno infangato De Luca e chi lo sostiene se sono onesti intellettualmente dovrebbero chiedergli pubblicamente scusa”.
Assoluzione De Luca, Verdi-Psi: ”Sempre creduto in sua onestà, M5S si scusi”
“Abbiamo fatto bene a credere nell’onestà di De Luca e nella giustizia che alla fine ha trionfato. Oggi i veri sconfitti – dichiara il capogruppo di Campania Libera- Psi- Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – sono i tribunali di piazza messi in piedi dai 5 Stelle e da Caldoro che per mesi hanno tentato di non riconoscere il risultato elettorale delegittimando l’azione amministrativa della nostra coalizione. Bisogna riflettere su come per un abuso d’ufficio si è tentato dopo aver perso nelle urne di cercare di falsare il risultato elettorale e di screditare il Presidente della Regione utilizzando metodi a dir poco inaccettabili come l’occupazione del consiglio o l’aggressione al Presidente D’Amelio. Adesso la Regione procederà ancora più spedita nell’azione amministrativa e nel rinnovamento contro la politica politicante, la corruzione e il malaffare. Tutti coloro che hanno infangato De Luca e chi lo sostiene se sono onesti intellettualmente dovrebbero chiedergli pubblicamente scusa”.
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