Il sequestro degli impianti e il fermo degli indagati non mi meraviglia. La gestione dei sistemi di depurazione – spiega – è uno dei vulnus che determinano la scarsa efficienza della depurazione delle acque nel nostro territorio”. “In costiera pochi impianti funzionano a regola d’arte.
Uno è quello di Vietri, che dopo anni di rimpalli tra i gestori, finalmente è stato collegato alla condotta di Salerno ed attivo a pieno regime. Si pensi invece che Cetara, dove i salernitani vanno a fare i bagni non ha nessun impianto di depurazione, così come non ce l’ha una cittadina grande come Maiori, il cui primo progetto di depuratore (che non è mai stato realizzato) è del 1976.
Conosco con certezza la data perché fu mio padre a progettarlo. Ma perché i gestori dei depuratori producono questi sconquassi? Quali sono le responsabilità specifiche dei gestori? – conclude – Vogliamo che chi è responsabile paghi. Attenderemo che la magistratura faccia il suo lavoro”.
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