Pubbliche relazioni che lo hanno portato a guardare l’essenza delle cose, senza mai perdere di vista l’obiettivo. Come ora, dove in ballo c’è la guida dell’organismo giovanile della sua città natale. “Andremo oltre la politica e le solite ideologie”, ha detto Cirillo. “Mi sta a cuore la gioventù scafatese perché ne faccio parte e non voglio che la mia generazione sia relegata a un ruolo di co-protagonista. Scafati deve avere una dimensione europea, ma per davvero e non solo sulla carta. Mancano delle strutture di aggregazione qui e nessuno ne parla. Non c’è un vero punto di riferimento per i giovani”. Oltre i partiti, dunque, cercando di avvicinare i coetanei e non solo alle sue idee:
“Il Forum dei Giovani, stando al regolamento europeo, non fa politica. Resta un’assemblea di giovani e di associazioni del territorio che si mettono a confronto e collaborano con l’assise comunale. Il mio obiettivo è di avvicinare sempre più la mia generazione alla gestione della cosa pubblica. Vogliamo pesare sulle decisioni che prendono i “grandi”. Ci sono dei temi importanti da non sottovalutare e che abbiamo il dovere di affrontare: la questione ospedale, l’emergenza sicurezza, il caso Sarno. Sono realtà che ci appartengono, perché le viviamo e per questo sono le nostre priorità”. Idee chiare, però, anche sul futuro del Forum: “Sono consigliere uscente dell’attuale coordinamento e la strada da proseguire è questa. Siamo cresciuti tanto in questi anni con diverse iniziative. La progettualità resta fondamentale. Bisogna intercettare tutto questo per conservare prestigio non solo in termini morali, ma anche concreti. Votare per me non significa scegliere la persona, ma sposare un progetto. Questo cercherò di capire ai giovani scafatesi in questa campagna elettorale”.
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