La stagione teatrale 2015 “ regala” l’ennesimo disavanzo, dai botteghini solo 383mila euro. A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola diretto da Tommaso D’Angelo. Tra costi e ricavi, la stagione teatrale del Verdi si rivela un flop scrive il giornale. La differenza è di poco inferiore ai due milioni d’euro, nonostante i contributi regionali e governativi che, insieme, arrivano solo ad un terzo del costo totale impegnato per la rappresentazione di 5 liriche per 15 recite.
Il consuntivo delle scorsa stagione è stato approvato in Giunta comunale lo scorso 26 febbraio con il Verdi, e in particolare la voce Teatri, che resta uno dei punti dolenti dei servizi a domanda individuale. Secondo soltanto agli impianti sportivi, con i ricavi che non compensano le spese. Già, perché al botteghino del Massimo cittadino, fra biglietti e abbonamenti è stata registrata in introito 383.758,50 euro, quasi la decima parte di quanto investito che, nel dettaglio, erano complessivi 3.349.251,27 euro.
Fonte Le Cronache
De Luca che si scambia i lavori con Sgarbi che presenta il suo spettacolo al Teatro Verdi in cambio di un “Quanto è bello il Crescent e quanto è bello De Luca”…con questa gente come si poteva sperare che il Teatro Verdi non fosse al verde? De Luca simbolo degli sprechi del Sud Italia.
Fate il nome di qualche teatro in italia in attivo. Ma che notizia è? Di quanto in qua la cultura si fa guardando gli incassi?
E IO P A G O
vengono realizzati grazie al credito d’imposta. Il finanziamento pubblico è indispensabile per salvaguardare le nostre tradizioni artistiche e culturali. Se ad ascoltare un’opera di Verdi o vedere una commedia di Eduardo ci vanno una percentuale infinitesima rispetto a quelli che corrono ad ascoltare Ramazzotti che cosa facciamo? dimentichiamo Verdi ed Eduardo?
…perchè in questo momento in cui non gira danaro ogni attività deve essere in attivo altrimenti si chiude e non si può mantenere un’attività in perdita con i soldi degli altri…
Cultura e intrattenimento?
Svago per soli ricchi!
Andare a vedere uno spettacolo al teatro Verdi è un lusso che solo pochi ormai possono permettersi.
In che modo un dipendente, un operaio, uno studente potrebbe mai pagare minimo 80 euro di biglietto per assistere ad un opera, canto o qualsiasi spettacolo al Verdi?
Questo è il vostro modello di sviluppo e cultura accessibile!
Il biglietto minimo costa 25€.
La cultura se la possono permettere tutti, ma non tutti lo capiscono.
Capre!!!
io personalmente me ne vado al Teatro Arbostella, con prezzi modici guardo un bel teatro, divertente e verace con compagnie amatoriali ma molto più passionali delle professioniste. Torno a casa contenta e divertita
per vedere Eros Ramazzotti al Palasele ce ne volevano quasi il doppio…
È da sempre che il teatro Verdi è fortemente in deficit. Ha sempre funzionato perché è un braccio operativo per le operazioni di vetrina del ventennio deluchiano…A De Luca piace la lirica e noi salernitani lo prendiamo sempre a quel posto…