Nel suo laboratorio, a Baronissi, e nella sua gelateria di Lancusi, nel cuore della Valle dell’Irno, creava i gusti più particolari quando la sperimentazione in gelateria era ancora quasi un tabù. Alla classica fragola, al dattero, alla noce o alla banana ripiena, proponeva anche cipolla, finocchio, ravanello al sapor di gelato.
Zucchine, carote, melanzane da ortaggi, con lui, si trasformavano in dolci leccornie da gustare a fine pasto. Matteo Napoli ha fondato la Gelateria Matteo nel 1958, un laboratorio di creatività dove ha prodotto oltre 120 gusti di gelato, dai classici agli “impensabili” come pomodoro e baccalà.
Negli anni ha ideato torte gelato, spumoni, tronchetti, panettoni e colombe gelato, fino a creare nel 1962, proprio i celebri “Fruttini Gelato”, diventati prodotto di punta dell’azienda. Napoli, con la sua arte, è stato anche protagonista del libro “Il gelato secondo Matteo”, curato da Carlo Correra. Solo meno di un anno fa, l’Antica Gelateria Matteo era risultata finalista al Tuttofood, nella categoria Surgelato con la “Feijoa Ripiena Di Gelato”.
Cordoglio è stato espresso da parte del sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante: “Se ne va un pezzo di storia della nostra città. Matteo Napoli – dice il primo cittadino – è stato un pioniere dell’imprenditoria locale e testimone di un’arte che ha portato il nome della Valle dell’Irno in tutto il mondo”.
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